Pugno fatale, muore dopo la lite in strada
All’inizio sembrava una lite, un banale litigio senza gravi conseguenze. Invece i pugni lo hanno ucciso. È morto dopo avere subìto due diretti sferrati dall’aggressore incontrato fuori dal bar, dove assieme a un gruppo di amici era andato a bere un bicchiere. Un pugno lo ha raggiunto al volto, l’altro all’addome. Andrea Bartolini, classe 1968, è la vittima. È crollato sull’asfalto privo di sensi. Il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale di Cattinara una decina di ore dopo quella che era stata una lite scaturita al termine di una bevuta. Bartolini ha avuto la milza spappolata dalla violenza del pugno e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
L’aggressore si chiama Francesco Semeraro, ha 34 anni. È stato raggiunto l’altra sera, dopo 24 ore di ricerche febbrili. È accusato di omicidio volontario o preterintenzionale: il pm Federico Frezza sta valutando. Nella notte lo stesso pm, assieme al capo della Mobile Roberto Giacomelli, ha interrogato Semeraro in Questura. «È vero, l’ho picchiato. Ma non l’ho ucciso», ha detto. Era presente l’avvocato Elisabetta Burla. Dopo aver raccontato quanto accaduto l’uomo è stato fermato.
L’episodio si è verificato giovedì sera a Roiano. Bartolini - originario di Ferrara dove per l’anagrafe risiede - si era trasferito da qualche tempo in via Giusti 20, nella casa della fidanzata Lorella Zanin. E giovedì sera assieme a un gruppo di amici si era recato al bar “Tie break” in via dei Moreri, proprio davanti alla fermata dell’autobus, a una cinquantina di metri dalla casa della fidanzata.
Attorno alle 19 - nella ricostruzione effettuata dagli agenti della Squadra mobile - Bartolini è uscito assieme agli amici di bevuta dal locale pubblico. E nei pressi del muro di cinta della caserma della polizia stradale ha incontrato un uomo, quello con cui poi ha avuto il litigio fatale.
Gli altri che erano con Bartolini se ne sono andati. Lui invece si è fermato con Semeraro. È nata la lite. Da lì gli insulti e infine i pugni. Bartolini all’improvviso ha colpito Semeraro con una violenta testata al volto. La reazione non si è fatta attendere: due pugni violentissimi. Uno al volto e l’altro all’addome. Colpi forti al punto che Bartolini è rovinato sull’asfalto privo di sensi. L’altro è fuggito.
A dare l’allarme al 118 è stata a una signora che abita nei paraggi e stava in quel momento alla finestra: ha visto quanto stava accadendo e ha chiamato i soccorsi. Dopo pochi minuti è giunta l’ambulanza.
Il ferito è stato rianimato sul posto. In un primo momento le lesioni non sono apparse gravi. Poi Andrea Bartolini è stato trasportato all’ospedale di Cattinara. Ma nel giro di poche ore il suo quadro clinico è andato peggiorando. Fino alla morte avvenuta attorno alle 5 del mattino.
Le indagini - coordinate dal pm Federico Frezza - non sono state facili. Sono stati interrogati in Questura gli amici che erano con lui al bar. Ma, da quanto appreso, hanno riferito di non avere assistito alla scena della lite e dell’aggressione mortale. Perché lo avevano preceduto di qualche decina di metri: in quel momento si trovavano troppo lontan. Anche la donna che ha assistito alla lite dalla finestra di casa non avrebbe visto nulla di utile per le indagini.
Indagini difficili, dunque. Ma sulla base di qualche vaga descrizione loro fornita, gli investigatori hanno deciso venerdì pomeriggio di fare un sopralluogo in una casa nei pressi del posto in cui si è verificata l’aggressione. Sono risaliti così a Francesco Semeraro. Il quale alla fine dell’interrogatorio in Questura ha confessato. Ha raccontato della lite, della testata e dei pugni che hanno ucciso un uomo che aveva la sola colpa di essere andato a bere in una sera di novembre un bicchiere di vino con gli amici in un bar di Roiano.
Intanto il pm Frezza ha disposto l’autopsia della vittima, che sarà eseguita martedì dal medico legale Fulvio Costantinides.
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