Pubblica amministrazione, dilaga il mobbing negli uffici
In città si tratta di 24 casi su 30 denunciati, ed è soltanto la punta dell’iceberg, Valanga di richieste al telefono o via web. Violenza psicologica e attacchi verbali
GORIZIA Ci sono soprattutto dipendenti pubblici tra quanti si sono rivolti, a sei mesi dalla sua apertura, allo sportello anti-mobbing ospitato al Centro Lenassi. Sono però moltissime le richieste di informazioni al telefono, via mail o su Facebook in merito a questo servizio sovvenzionato dalla Regione che funziona come un punto di ascolto per chi subisce molestie morali e psicofisiche sul lavoro.
A Gorizia ad occuparsi di queste problematiche sono dei professionisti coordinati dall’associazione “Sos abusi psicologici”: un medico del lavoro, un avvocato, uno psicoterapeuta, un’operatrice dell’accoglienza e una coordinatrice. Si occupano, in particolare, di dare delle indicazioni di massima per iniziare a risolvere le situazioni, senza una presa in carico effettiva della persona dal punto di vista medico, legale o psicologico.
Si tratta insomma più di fornire un sostegno emotivo e dei mezzi di orientamento psicologico, creare strategie di difesa, ridurre l’incidenza dei casi e delle dinamiche che li causano. Una missione che tenta di far emergere un fenomeno di cui vediamo solo la cosiddetta “punta dell’iceberg”, come nel caso della violenza sulle donne. Sono in pochi infatti a denunciare, soprattutto del privato dove la paura di perdere il posto è alta.
Così a Gorizia sono arrivati 24 casi su 30 dalla pubblica amministrazione. «Hanno lamentato principalmente situazioni di violenza psicologica e attacchi verbali che sfociavano in contestazioni pretestuose e tentativi di isolamento della vittima sul posto di lavoro», ha fatto presente ieri l’avvocato dello sportello, Teresa Dennetta. Alla conferenza stampa, tenutasi in Municipio, la presidente dell’associazione “Sos abusi psicologici” ha poi divulgato gli altri dati raccolti in questi mesi.
Dall’8 maggio scorso si sono recati al Centro Lenassi per un consulto sul mobbing 17 lavoratori, 11 lavoratrici, 4 lavoratori del privato, 24 della PA. 43 i colloqui svolti dall’avvocato, 7 quelli con lo psicologo (Paolo Ballanen), 26 quelli con l’operatrice (Elvira Sorice) e solo 1 con il medico (Andrea Campanile). Come assicurato da parte del Comune, rappresentato ieri dal sindaco Rodolfo Ziberna, dall’assessore al Welfare, Silvana Romano e dalla dirigente del Welfare, Maura Clementi, lo sportello verrà potenziato. Per farlo è stato firmato un protocollo d’intesa che porterà alla richiesta di un ulteriore contributo alla Regione per proseguire con il servizio nel 2019.
Contestualmente, verranno aumentate la sua pubblicizzazione e le collaborazioni con il Centro di salute mentale e i sindacati. –
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