Protezione civile in laguna per nutrire i gatti delle isole

Ogni mese i volontari vanno in missione ad Anfora e a Porto Buso per riempire  i dispenser. E se le condizioni sono impossibili ci pensa la trattoria “Ai Ciodi”
GRADO - gatto sul molo torpediniere
GRADO - gatto sul molo torpediniere

GRADO Durante i mesi invernali a dar da mangiare ai gatti che ci sono all’isola di Anfora, praticamente al confine fra la laguna di Grado e quella di Marano, ci pensano i volontari della Protezione civile che una volta ogni 30 giorni si recano in quel sito a caricare i dispenser automatici per il cibo dei felini.

L’isola è grande ed è collegata con Porto Buso tanto che quella colonia felina è abbastanza numerosa, oltre una ventina di gatti ai quali vengono portate le crocchette acquistate annualmente dal Comune (per il mangiare destinato a questi animali il Comune spende circa 10 mila euro all’anno) per tutti i gatti che fanno capo alle varie colonie feline del territorio comunale. Durante i mesi freddi ci pensa la Protezione Civile ma saltuariamente, poiché durante i mesi freddi l’attività è chiusa, a dar da mangiare alle bestiole ci pensano anche i titolari della trattoria Ai Ciodi, appunto dell’isola di Anfora.

E per il resto dell’anno? Ci pensano sempre quelli della trattoria data la loro presenza fissa nell’isola per l’attività di ristorazione. Trovare gatti negli isolotti della laguna non è, almeno per i gradesi, certamente una novità: ci sono in buona parte delle mote ma a questi felini ci pensano i proprietari e i concessionari delle stesse mote che per i gatti hanno anche creato un riparo. In questi ultimi anni si parla molto di gatti e cani. Anzi a proposito di quest’ultimi qualcuno ha azzardato che quest’estate c’erano più cani di turisti che turisti stessi poiché in tanti se ne portavano al seguito anche due o tre. Per i gatti il discorso è diverso poiché principalmente sono animali casalinghi, di compagnia. Tranne, naturalmente, quelli randagi che, in parte, sono comunque seguiti. Quanti ce ne siano sparsi nel territorio comunale è difficile dirlo, non c’è una quantificazione ma se si pensa che su ben 174 di questi il Comune ha già fatto applicare il chip di riconoscimento, è facile pensare che complessivamente ce ne possano essere anche trecento.

Tanti gatti controllati, dunque, che fanno riferimento a ben 74 colonie feline che si trovano un po’ da tutte le parti, dalla Colmata, al centro, a Città Giardino, in Valle Le Cove, a Pineta e anche nelle frazioni. Colonie feline che sono seguite da 18 gattare ufficialmente iscritte nell’apposito registro comunale, riconoscimento che consente loro di accedere in qualsiasi area di proprietà o in concessione al Comune. Per accedere alle proprietà private è invece necessario il consenso del proprietario. Una curiosità deriva anche dal fatto che fra le 18 gattare in realtà 4 sono maschi. Queste persone si sono prese in carico la cura dei gatti, della loro pulizia e dell’area interessata alla “colonia” occupandosi altresì della distribuzione degli alimenti. Hanno inoltre il compito di segnalare i gatti che devono essere sterilizzati per evitare la procreazione e incremento incontrollato. —


 

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