Protezione civile del Fvg in festa

Bolzonello: autonomia da tutelare. I volontari sono oltre 10mila. Panontin: difenderemo le nostre prerogative 

PORDENONE. «La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è qualcosa di straordinario e irripetibile, uno dei capisaldi della nostra comunità regionale e del volontariato regionale, la cui autonomia va tutelata e preservata». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello partecipando ieri a Pordenone alla 19.a edizione della festa regionale del volontariato della Protezione civile, cui hanno partecipato gli uomini delle squadre operative nelle varie sezioni dei diversi Comuni del Fvg e alcune delegazioni delle altre Regioni d'Italia e della vicina Carinzia e Slovenia; presenti fra gli altri anche Franco Ceregioli, sindaco di Sarnano dove il Fvg ha ricostruito una scuola danneggiata dal sisma del Centro Italia nel 2016, e il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. Proprio a Borrelli si è rivolto Bolzonello, chiedendogli dipreservare e tutelare l’autonomia della Portezione civile regionale «anche per i fondi che la Regione investe in questo settore, chiedendo veramente molto poco allo Stato».

Come comportarsi in caso di terremoto? Lo si impara in piazza
Un vecchio sismografo, ancora in uso, nella sala sismica dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 e' stata registrata poco fa tra la Lombardia, il Veneto e l'Emilia. La scossa si e' verificata a 15 chilometri di profondita' ed e' stata avvertita nettamente dalla popolazione. Al momento non risultano danni. ANSA/MASSIMO PERCOSSI


È stato l’assessore Paolo Panontin a ricordare i due valori attorno ai quali ruotano gli ultimi cinque anni di attività della Protezione civile Fvg: 70 milioni di euro impegnati per il territorio e 555 interventi di somma urgenza realizzati, aggiungendo a sua volt che nell’ambito della riforma nazionale che andrà a riordinare il settore «il Fvg, come Regione autonoma, pur sentendosi parte della grande famiglia nazionale non arretrerà di un passo nelle prerogative della sua Protezione civile, che difenderemo con unghie e denti perché è un patrimonio di questa comunità».

Ad illustrare i numeri della Protezione civile regionale nel corso del 2017 è stato poi il direttore centrale Luciano Sulli. I volontari del Friuli Venezia Giulia sono 10.244, di cui 7.311 appartenenti ai gruppi comunali e 2.933 alle associazioni. Le esercitazioni sono state complessivamente 32 mentre 27 sono stati i corsi formativi che hanno visto coinvolti 3.437 volontari.

Le chiamate alla centrale operativa sono state ad oggi 67.500, 29 le allerte meteo diramate. Per quanto riguarda invece il numero unico dell'emergenza Nue 112, le chiamate giornaliere si sono attestate ad un valore medio di 1.700, con punte di 2.300 nei fine settimana mentre quelle complessive nella stagione estiva sono state 70 mila.

In fase di avvio, il tempo di attesa per la risposta era di circa 8 secondi mentre ora è sceso a 2,9 secondi. Infine per quanto riguarda le opere di pronto intervento, ne sono state completate 48 per un valore di 12,9 milioni di euro, mentre ne sono state avviate altre 60 per 11,4 milioni di euro. Per il 2018 Sulli ha ricordato che la Regione è intenzionata ad organizzare un'esercitazione per posti di comando riguardante il rischio idraulico, che si potrebbe tenere lungo il Tagliamento a ridosso del confine con il Veneto. Panontin ha infine ancora dedicato spazio al contributo che la Protezione civile regionale ha dato alla gestione delle emergenze in altre regioni italiane e all’estero.
 

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