Protesta per i nuovi parcometri a Duino Aurisina: «Privacy violata dall’obbligo di dare la targa»

DUINO AURISINA C’è chi ha già protestato, lamentandosi per una presunta violazione della privacy. Altri l’hanno presa in maniera bonaria, ma solo fino a un certo punto, evidenziando comunque che si tratta di una prassi che altrove, per esempio a Trieste, è meno rigida. Di certo desta curiosità il sistema informatico dei nuovissimi parcometri entrati in servizio, con l’inizio di giugno, nella baia di Sistiana e al belvedere che sovrasta la Costa del Barbari.

Le sofisticate apparecchiature non emettono il biglietto se prima il conducente non digita per intero sul display il numero di targa della vettura. «Io non intendo far sapere a chicchessia – hanno detto alcuni utilizzatori – che in tal giorno e in tal ora ero a Sistiana o al belvedere. Pur introducendo le monete nella misura necessaria il parcometro non ha emesso il biglietto finché non ho provveduto a digitare per intero la targa e non credo si tratti di una procedura corretta».

A Trieste, come ha spiegato l’esperto del Codice della strada, Giorgio Cappel, «i parcometri chiedono l’indicazione delle sole tre cifre centrali della targa, tralasciando le coppie di lettere che stanno in testa e in coda». Insomma un sistema meno rigoroso. Ciò che non è chiaro è perché a Sistiana si preveda invece questa “conditio sine qua non” che impone agli utilizzatori di digitare tutti e sette i caratteri che compongono le targhe italiane. «Non ho nulla da nascondere – ha detto il proprietario di un’automobile che ha sostato per qualche ora a Sistiana –, ma rimane una questione di principio che sarebbe opportuno chiarire». L’assessore al Turismo, Massimo Romita, ha ricordato che «in molti altri parcheggi a pagamento della regione è necessario digitare per intero la targa». Gli è stato ribattuto che ciò avviene quando c’è stata una preventiva autorizzazione. A Duino Aurisina, per esempio, i residenti pagano un prezzo ridotto per poter utilizzare il parcheggio di Sistiana e del belvedere, ma per poter beneficiare dell’agevolazione devono aver preventivamente registrato la targa in Municipio, abbinando a tale operazione la firma in calce a un documento con il quale si autorizza l’amministrazione a conoscere i dati personali. «Con l’indicazione della targa completa – ha concluso Romita – non ci sono più state contestazioni sul pagamento, come avvenuto più volte lo scorso anno».

Peccato che, risolto un problema, ne è sorto un altro. —