Protesta in piazza Unità degli operatori
TRIESTE.
Sono arrivati in piazza Unità dalla Versilia, da Grado, dalla Liguria per sostenere le aziende triestine che come le altre dovranno fare i conti con la direttiva Bolkestein. Al fianco di Marcello Di Finizio, da 50 giorni in sciopero della fame, dopo aver perso tutto con l'incendio della "Voce della luna" e due mareggiate che hanno distrutto quel poco che era stato ricostruito.
La sua concessione scadrà nel 2013 e l'intervento della Regione è per lui un passo avanti: «Ho intenzione di sospendere lo sciopero della fame – racconta Di Finizio – ma sono pronto a riprenderlo se necessario. È triste dover arrivare a livelli estremi per ottenere qualcosa». Nel frattempo qualcosa sembra muoversi anche a livello nazionale. «È in discussione una bozza di legge - spiega Paolo Bassi, capogruppo Idv in Comune - che dà mandato al governo di redigere un regolamento in materia di concessioni demaniali».
In particolare la norma include la possibilità di prevedere, nei casi di revoca della concessione, un equo indennizzo e indica la durata della concessione e i criteri di affidamento nel rispetto dei principi di concorrenza, libertà di stabilimento, di garanzia dell'esercizio. Una norma che arriva in ritardo, sottolinea Bassi, «ma che vuole tutelare chi andrà a gara. Il regolamento governativo però verrà adottato entro 15 mesi dall'entrata in vigore della legge, il rischio è che si vada oltre alla scadenza del 31.12.2015».
Della questione si occuperà la settima prossima anche il Consiglio comunale, dove approderà una mozione presentata dai dipietristi «con lo scopo di sensibilizzare il governo e tutelare i gestori, che oltre ad aver investito soldi, hanno una funzione pubblica di tutela del litorale».
( i.gh.)
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