Protesta a Pola contro la nuova moschea

POLA. Un centinaio di persone hanno aderito al corteo di protesta contro la costruzione del centro islamico con moschea e minareto pianificata nel loro rione periferico di Valmade. Sui numerosi cartelloni esibiti c'erano scritte di monito al sindaco Boris Mileti„ per non aver informato la popolazione locale del cambiamento del piano ambientale proprio in funzione del contestato centro, e poi «Ci mancano l'asilo, la scuola e altri contenuti pubblici e voi ci imponete la moschea». I manifestanti hanno dichiarato ai giornalisti di non avere nulla contro la fede musulmana. Però, hanno precisato, nel nostro borgo non vive neanche un appartenente a questa etnia. Hanno aggiunto che Pola ultimamente si è allargata e cresciuta però come dire, Cristo si è fermato a Valmade nel senso che nulla è stato fatto per migliorare la qualità della vita nel borgo.
Oltre all'asilo e alla scuola, così ancora i manifestanti, mancano la posta e un ufficio bancario, contenuti che potrebbero benissimo trovar posto nell'area prevista per il centro islamico. E poi si è sentito ancora, abbiamo il sacrosanto diritto di decidere da soli che contenuti costruire sul nostro territorio. Il corteo ha poi raggiunto la circonvallazione cittadina bloccando il traffico. Il sindaco Boris Mileti„ chiamato in causa dai manifestanti ha dichiarato che i cittadini hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e di protestare. Tuttavia non ha gradito il blocco del traffico stradale. Sono comunque convinto ha aggiunto, che alla fine verrà raggiunto un accordo. Più o meno sulla stessa linea la dichiarazione del presidente della Regione Valter Flego che ha voluto sottolineare la proverbiale apertura alle diversità e la convivenza interetnica dell'Istria. Alcuni giorni fa il depuato istriano ex dietino Damir Kajin aveva affermato che il centro islamico potrebbe trovar posto in una delle tante zone ex militari ora in stato di degrado. Come risulta dal progetto, la superficie del centro islamico inclusa la moschea e il minareto è di 1.450 metri quadrati, il luogo di culto potrà accogliere 300 fedeli, ci sono inoltre sale giochi per bambini, aule didattiche, la biblioteca, un ristorante e una sala polivalente. Nell'attesa della costruzione del centro, i musulmani che a Pola e nel circondario sono 5.000, svolgono le loro funzioni religiose nella villa che un tempo apparteneva alla nota famiglia Tommasini, trasformata in luogo di culto.
Ricordiamo che gli abitanti del rione periferico di Valmade avevano espresso la propria contrarietà alla moschea già alla presentazione del progetto preliminare che si è svolta nel palazzo municipale. Avevano spiegato la loro contrarietà non tanto per motivi ideologici o di differente credo religioso rispetto alla tradizione istriana, quanto per le infrastrutture giudicate inadeguate. (p.r.)
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