Prosecco, stop ai voli La Protezione civile deve restare a terra
di Riccardo Tosques
SGONICO
La cessazione di ogni attività di volo nell'Aerocampo militare di Prosecco. È questo l’epilogo, che ha dell’incredibile, di una complessa vicenda che da parecchi mesi sta interessando l'area sita nella frazione di Borgo Grotta Gigante appartenente al comune di Sgonico.
Il divieto di utilizzo del sito, giunto direttamente da parte del direttore centrale della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso, è stato indirizzato al Gruppo Amici del Volo di Trieste, l'ente presieduto da Maurizio Di Mauro.
Un gruppo che ha tra i suoi maggiori meriti di essere iscritto nell’elenco regionale delle associazioni di Volontariato per la Protezione Civile dal 1993, con compiti tecnico logistici che prevedono tra le altre cose il presidio, la sorveglianza e il monitoraggio del territorio del Friuli Venezia Giulia nella lotta agli incendi boschivi.
Soprattutto durante i mesi estivi, quelli nei quali statisticamente si verifica la maggior parte dei focolai e degli incendi soprattutto nel Carso (ma non solo), dall'aerocampo si sono librati in volo negli anni diversi apparecchi che hanno contribuito concretamente alla salvaguardia del patrimonio boschivo regionale. Insomma, un servizio prezioso che fra l’altro non ha altre piste a disposizione nelle vicinanze.
Come si è giunti dunque a questa situazione di stallo che di fatto blocca un servizio utile a tutta la comunità? Tutto nasce dalla preannunciata concessione risalente al luglio scorso da parte della Protezione civile regionale di collocare un container ad uso ufficio per l'attività di protezione civile dell'associazione Circolo aeronautico Trieste (Cat), gruppo sorto per volontà di alcuni aderenti all'associazione Arma aeronautica e presieduto da Giulio Staffieri, ex pilota Alitalia e già sindaco di Trieste.
Il Gruppo Amici del Volo di Trieste ha espresso infatti la preoccupazione per la presenza di un terzo soggetto che svolga attività nell'aerocampo, in quanto senza una garantita adeguata separazione non vi sarebbe la sicurezza per effettuare le operazioni di volo. Da qui l'auspicio di accogliere i soci dell'Associazione Circolo Aeronautico Trieste nella propria associazione, nel rispetto del proprio statuto sociale, e la richiesta di spostare sia il nuovo container che quello utilizzato già in precedenza dal gruppo presieduto da Di Mauro.
Le richieste, legate dunque esclusivamente a motivi di sicurezza, non sono però state recepite “positivamente” da parte del direttore generale della Protezione civile Berlasso. Evidenziando come l'Aerocampo di Prosecco “non forma oggetto di alcun diritto di uso esclusivo a favore del Gruppo Amici del Volo” e dopo aver appreso delle “attuali non soddisfacenti condizioni di sicurezza” dell'area la Protezione civile regionale annunciando di provvedere “a breve per gli interventi di messa in sicurezza dell'area” ha disposto “l'immediata cessazione delle attività, sia di volo che di altra natura del Gruppo Amici del Volo”.
Da capire dunque quali saranno i tempi previsti per ritornare ad una situazione di normalità per un'attività di che dal lontano 2003 ha permesso numerosi avvistamenti, regolarmente segnalati alla sala operativa della Protezione Civile di Palmanova, che assieme a voli di azione dissuasiva nell’eventualità di atti dolosi, ha contribuito alla salvaguardia dei boschi triestini e non solo.
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