Prosciuga il conto al marito e finisce a processo

La donna è indagata anche per maltrattamenti nei confronti dell’ottantenne. Bonifici e prelievi anche da 30 mila euro

TRIESTE La moglie era morta. E lui, ormai vedovo, ha tentato di rifarsi una vita nonostante l’età. Ottant’anni, triestino e abbiente, aveva voglia di voltar pagina. Quando ha conosciuto una donna più giovane di lui (sulla sessantina), di nazionalità cinese, non ha perso tempo. I due si piacevano e le cose sembravano andare bene. Nel giro di un paio di mesi si sono sposati.

I problemi sono cominciati poco dopo. L’uomo è stato letteralmente spennato dalla nuova compagna. Migliaia di euro, sfilati con qualsiasi scusa buona. L’ottantenne, insomma, era diventato una sorta di bancomat.

Fintanto che l’uomo non si è insospettito e non si è fatto una domanda che suona più o meno così. «Non è che si sta approfittando di me?», si è chiesto tra sé e sé.

Sarà il tribunale a giudicare. La sessantenne cinese, difesa dall’avvocato Guido Fabbretti, è stata rinviata a giudizio dal gup Luigi Dainotti in un’udienza che si è tenuta nei giorni scorsi. Il reato? Circonvenzione di incapace e maltrattamenti. Già, perché l’anziano signore, tutelato dall’avvocato William Crivellari, era sottoposto anche a comportamenti poco gentili.

L’ottantenne si era presto reso conto che la donna avanzava troppo pretese. Un paio di mesi dopo il matrimonio, ad esempio, la straniera era riuscita a farsi conferire la delega per operare sul conto corrente del marito. Nel giro di un anno la donna ha compiuto una serie di bonifici (diretti in Cina): prima da 31 mila euro, poi di altri 30 mila per stipulare una polizza vita in favore dei figli avuti dal precedente rapporto.

La sessantenne aveva anche la disponibilità della carta di credito del malcapitato. Manco a dirlo, ecco spuntare prelievi che - sommati - nel giro di alcuni mesi ammontavano a decine di migliaia di euro. Ma la donna è riuscita pure a convincere l’anziano compagno ad andare di persona in banca per chiedere contanti: 20 e 30 mila euro alla volta che la moglie si faceva poi consegnare.

Non è mancato il testamento, naturalmente in favore di lei e dei figli. Ma la magistratura ha accertato anche i maltrattamenti in casa. L’uomo cacciava i soldi ma, nel frattempo, si prendeva dell’idiota, e del deficiente. In un’occasione la cinese si è scagliata contro il vecchietto triestino armata di ciabatte. E giù botte in testa. Tra l’altro, strappandogli davanti agli occhi le foto della precedente moglie defunta. —


 

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