Proroga fino al 2033 per le concessioni degli stabilimenti di Cral e Ferroviario

Esultano i circoli. «Ora lavori di sistemazione delle strutture» Apertura della stagione balneare a fine maggio-inizio giugno
Lo stabilimento balneare del Dopolavoro Ferroviario. Foto d’archivio
Lo stabilimento balneare del Dopolavoro Ferroviario. Foto d’archivio

TRIESTE Gli affezionati agli stabilimenti balneari del Cral e del Ferroviario possono tirare un sospiro di sollievo. La stagione è salva. La concessione, in scadenza quest’anno per tutti e due, è stata infatti prorogata al 2033. E vista la novità, le due aree saranno oggetto, a breve, di interventi di manutenzione straordinaria. A comunicarlo i gestori, che raccolgono ormai da anni migliaia di bagnanti, e che si preparano a dare il via ai cantieri, che porteranno a una sistemazione generale dei due siti affacciati sul mare.

«Si va avanti, fortunatamente – spiega Lorenzo Deferri, presidente del Cral –, e alla luce della novità avvieremo lavori che interesseranno la struttura, vetusta, per i quali abbiamo già interessato un ingegnere e un geometra, per una perizia tecnica e un preventivo. Ci sono poi anche i danni delle mareggiate da riparare. Comunque non dovremo più fare domanda per rinnovare la concessione dopo poco tempo, come accadeva finora: si continuerà quindi fino al 2033 grazie a una legge che ci permette di programmare le stagioni e organizzarci nel migliore dei modi. La comunicazione ufficiale deve ancora arrivare dall’Autorità portuale – precisa – ma sappiamo che ormai è tutto ok». La legge alla quale si riferisce Deferri è la 145 del 30 dicembre 2018, che dispone l’estensione della durata delle concessioni balneari di 15 anni.

«Attendiamo anche noi l’avviso ufficiale – dice Claudio Vianello, presidente del Dopolavoro Ferroviario – ma sappiamo che tutto è risolto. Finalmente. E anche per noi sarà il momento giusto per fare i lavori necessari alle strutture. In più – aggiunge – vorrei capire se in futuro sarà possibile collegare il nostro stabilimento alla rete del gas, perché servirebbe a riscaldare gli ambienti e a renderli fruibili anche al di là dell’estate, magari per altre iniziative. Un intervento che credo sia voluto anche dal Cral».

I due spazi sono frequentati da tanti clienti abituali, presenti da anni, che oltre a tintarella e mare si godono la compagnia degli amici, le partite a carte, momenti di aggregazione e di divertimento durante tutta la giornata, anche al calar del sole. A preoccupare resta ora soltanto l’incognita sui parcheggi, che già lo scorso anno avevano creato qualche difficoltà, alla luce del park Bovedo affollato e di una mancanza cronica di spazi per le auto. Dalle stime dei due stabilimenti sono oltre 5 mila le persone che frequentano abitualmente Cral e Ferroviario. E sul problema della carenza degli stalli era stata avviata lo scorso anno anche una raccolta firme, che in pochi giorni aveva segnato oltre 200 adesioni, per chiedere al Comune una soluzione, dopo l’eliminazione delle soste su viale Miramare e dopo una serie di multe comminate ai mezzi fermi ugualmente sulla strada nel periodo estivo. «Ora che i lavori per la nuova viabilità sono quasi ultimati, aspettiamo di capire se si potrà lasciare il proprio mezzo anche in un’altra zona del Porto vecchio oltre che in quella del Bovedo – continua Deferri – e se ci saranno modifiche o limitazioni per i nostri clienti in occasione di Esof».

Intanto entrambi i circoli hanno già deciso la data per l’avvio ufficiale della stagione 2020. Apertura per il Cral il 28 maggio, per il Ferroviario il primo giugno. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo