Pronto il Piano per l’emergenza freddo: ogni notte 60 posti letto ai senzatetto

Il Comune ha stanziato 180 mila euro. Accoglienza, pasti caldi, vestiti, doccia: il tutto operativo dal primo dicembre

TRIESTE Togliere dal gelo della strada chi si trova in difficoltà, offrendogli un letto e un pasto caldo, ma anche affetto e qualche sorriso. È questo l’obiettivo numero uno del Piano emergenza freddo, promosso anche quest’anno dal Comune di Trieste e che metterà a disposizione 60 posti letto a notte per i meno fortunati. Ma non solo: l’avviso pubblico, predisposto dal Comune per l’individuazione dei soggetti che gestiranno l’accoglienza dei senzatetto, prevede che agli stessi siano assicurati pasti caldi, coperte, vestiti, prodotti per l’igiene personale, un servizio di lavanderia e soprattutto una rete di supporti.

Il piano del Comune di Trieste partirà come ogni anno il primo dicembre prossimo per esaurirsi il 31 marzo, proponendosi di coinvolgere centinaia di operatori delle diverse realtà sociali e dell’accoglienza che operano sul territorio.

GLI OBIETTIVI

Nato nel 2006, con la giunta Dipiazza bis e proprio con l’arrivo di Carlo Grilli all’assessorato alle Politiche sociali, il Piano emergenza freddo prevede di offrire un sistema integrato di servizi e di supporto logistico nel corso dei mesi invernali a tutte quelle persone senza fissa dimora che stanziano abitualmente o sono di passaggio nel territorio della città di Trieste. Un progetto che si rivolge quindi a tutti coloro che, italiani e stranieri, vivono in condizioni di povertà estrema, in cui il disagio abitativo è solo un aspetto di più complesse e multiformi situazioni di esclusione sociale.

IL MINISTERO

Un piano, riproposto annualmente dal Comune, che riprende le linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia che vengono stilate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Ciò in quanto, come recitano le stesse linee guida, l’esposizione delle persone in via prolungata alla vita in strada o in sistemazioni alloggiative inadeguate, comporta conseguenze gravi e difficilmente reversibili nella vita delle stesse, con un forte impatto anche in termini di costi sociali, come tassi di malattia più elevati, una speranza di vita più bassa e maggiori tassi di incarcerazione. Da qui la necessità di intervenire per creare un appoggio sociale teso a soddisfare le prime necessità degli indigenti.

Una problematica, quella dei senzatetto, che negli anni scorsi ha riguardato un numero limitato e costante di persone, che non ha mai superato le poche decine. Persone che hanno avuto modo di essere accolte e ospitate nel modo più dignitoso possibile nel periodo più freddo dell’anno. Fra gli obiettivi del progetto, quello di creare una fitta rete di collaborazione fra tutte le realtà cittadine dedite all’accoglienza e all’inclusione sociale a favore dei casi più gravi di marginalità. Il progetto, secondo quanto stabilito dalle linee guida del Comune, dovrà garantire l’accoglienza notturna di persone senza fissa dimora per non meno di 60 posti letto complessivi con la possibilità, in caso di manifestazione d’interesse di più di un soggetto, di presentare offerte separate per un minimo di 10 posti per ogni proponente.

LE LINEE GUIDA

Il progetto di assistenza ai senzatetto dovrà essere articolato facendo in modo che i posti letto siano organizzati in un’unica struttura o in un sistema di accoglienza diffuso, assegnando ogni letto a rotazione per un periodo medio di quattro notti consecutive fino a un massimo di sette, salvo particolari esigenze segnalate dal locale Servizio sociale. Ad ogni ospite, inoltre, dovranno essere garantiti i servizi giornalieri di doccia, colazione, cena e lavanderia. L’accoglienza notturna avverrà attraverso la registrazione degli interessati all’Help center che verrà attivato in piazza Libertà, all’interno della Stazione centrale, e con il quale i gestori del piano emergenziale dovranno coordinarsi.

IL FINANZIAMENTO

A chi si aggiudicherà la gestione dell’aiuto alle persone senza fissa dimora, il Comune erogherà un finanziamento complessivo di 180 mila euro, leggermente più alto rispetto agli anni scorsi e che sarà ripartito tra tutti i progetti idonei in proporzione al numero dei posti letto offerti. Per l’accoglienza straordinaria il bando prevede un finanziamento aggiuntivo di ulteriori 6 mila euro, che verrà erogato in caso di eventuale attivazione della struttura. Uno stanziamento che, com’è sottolineato nel testo del bando emesso dal Comune, dovrà servire a finanziare tutti i costi relativi al progetto stesso, da quelli del personale fino alle spese per le forniture. —


 

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