Pronto il piano anti-zanzare: multe a chi non cura i sottovasi

Disinfestazione a tappeto del Comune da fine mese, la Regione prepara la “cura” contro le larve fra tombini e grondaie. I cittadini chiamati a fare la propria parte
Una bonifica
Una bonifica

TRIESTE Partirà nelle prossime settimana - e sarà effettuata durante le ore notturne - la disinfestazione per impedire la proliferazione delle zanzare.

Lo annuncia l’assessore comunale agli Affari zoofili Michele Lobianco, il quale conferma che «la ditta che aveva vinto il bando biennale avvierà le procedure a fine marzo e la proseguirà fino ai primi di novembre». Iniziativa analoga è stata presa dall’Arcs, l’Azienda regionale di coordinamento per la salute in tutto il Friuli Venezia Giulia e in particolare nelle zone rurali. Le zanzare, in particolare quelle “tigre”, sono considerate gli insetti più pericolosi per quanto riguarda la proliferazione di alcune malattie.

«Gli interventi – spiega Lobianco – saranno effettuati la notte dalle 22 alle 6 del mattino. La disinfestazione riguarderà i giardini e le zone umide. Partiamo prima rispetto al solito perché di fatto non c’è stato l’inverno, serve quindi un impegno ulteriore per evitare un sensibile aumento del fenomeno».

Il bando ha un valore da circa 38 mila euro, ma un ruolo di primo piano spetta anche ai cittadini che devono impedire ristagni di acqua verificando ad esempio i propri sottovasi. Chi non dovesse ottemperare alle disposizioni rischia una multa che va da 25 euro e arriva fino a 500.

Come detto in Friuli Venezia Giulia l’Arcs ha aperto il bando per affidare il servizio di bonifica su tutto il territorio, inclusa anche Trieste. La base d’asta è di 234 mila euro e prevede i trattamenti di disinfestazione larvicida che dovranno essere eseguiti nelle caditoie stradali (pozzetti, bocche di lupo e quant’altro) durante i mesi di aprile e maggio. Particolare attenzione è ovviamente richiesta nelle aree più a rischio come le zone di Staranzano, San Giorgio di Nogaro, Capriva del Friuli, Mossa e San Lorenzo Isontino. Trieste rientra invece nelle aree a rischio contenuto.

Con questo primo bando si punta a intervenire sulle caditoie stradali e nelle aree di pertinenza degli immobili comunali. L’attenzione viene poi rivolta anche ai fossati a lento deflusso e in particolare a quelli dove non sono presenti i pesci che di solito li puliscono dalla presenza di sostanze organiche che favoriscono la formazione delle larve.

A supportare la ditta che eseguirà i lavori ci saranno i comuni che forniranno le schede e l’elenco dettagliato delle aree da sottoporre al trattamento provvedendo anche allo sfalcio lungo le strade.

Negli scorsi anni erano state effettuate numerose campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, che avranno pure stavolta l’importante ruolo di evitare i ristagni di acqua piovana. L’appello rinnovato è di porre attenzione in particolare alle grondaie, ai pozzetti, agli scarichi e anche a vasi e sottovasi. Per i tombini è consigliato l’utilizzo di prodotti larvicidi da aprile a ottobre ed è necessario provvedere allo sfalcio dell’erba.

Nelle vasche e nelle fontane decorative è raccomandato infine l’utilizzo dei pesci per prevenire sempre la formazione delle larve.

Nel Comune di Trieste, come detto, sono previste anche delle multe per chi non rispetta le disposizioni: partono appunto da 25 euro e possono arrivare a 500 euro.—


 

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