Pronte le graduatorie dell’Ater Ammessi in 457, case solo per 60

E graduatoria fu. Dopo mille intoppi, disagi, ritardi, l’Ater di Gorizia è riuscita (finalmente) a stilare la graduatoria provvisoria, attesa con trepidazione da 500 famiglie. Ed è pubblicata all’Albo pretorio.
Subito emerge un dato sensibile: complessivamente, la commissione per l’accertamento dei requisiti soggettivi ha accertato la validità di 457 domande, mentre quelle non ammesse sono state 39, sia per assenza di requisiti sia per carenze di documenti.
Soddisfatto il 15%
delle famiglie
Salvo ulteriori ritardi, dunque, la versione definitiva della graduatoria dovrebbe arrivare quasi in contemporanea, se non in anticipo, con l’attesa inaugurazione del nuovo villaggio di via del Carso, in Campagnuzza, realizzato con i fondi del “Contratto di quartiere”. Sulle “ceneri” del vecchio macello e della fabbrica del ghiaccio hanno ormai preso forma le due palazzine che ospitano complessivamente 60 alloggi. E saranno le prime a dare una risposta abitativa concreta alle 457 famiglie inserite nella graduatoria appena redatta. Piene conferme arrivano dal direttore dell’Ater di Gorizia, Alessandra Gargiulo. «I realizzandi alloggi del rione di Campagnuzza ci consentono di fornire una risposta importante e pressoché immediata a sessanta famiglie. È poco? È tanto? Con quel complesso di case popolari si soddisfa subito circa il 15 per cento delle domande».
E l’altro 85 per cento? L’attesa sarà più lunga. L’Ater è al lavoro per recuperare i tanti (troppi) alloggi sfitti e per drenare risorse. «In questo momento - spiega Gargiulo - i lavori sono in corso in 15 alloggi, 20 sono in progetto, una trentina andranno in esecuzione quest’anno. È chiaro, comunque, che non riusciremo a sfamare tutte le richieste in tempi brevi».
Anche il ceto medio, oggi, è andato a rinforzare le schiere di coloro che chiedono un alloggio popolare. L’Ater fa sapere anche che quando terminerà l’esame di eventuali opposizioni sul bando goriziano, si potrà iniziare a lavorare sulla graduatoria di Monfalcone, dove sono in attesa altre 500 famiglie. Entro l’anno, poi, dovrebbero inoltre essere pubblicati anche i bandi relativi alle liste d’attesa per i Comuni di Gradisca d’Isonzo e Grado.
Il bando goriziano
nel dettaglio
Il bando riguarda espressamente l’assegnazione di 60 alloggi di edilizia sovvenzionata di nuova costruzione (via del Carso) nonché, specifica l’Ater, «quelli che si renderanno disponibili sino all’aggiornamento della graduatoria stessa da effettuarsi nei modi e termini previsti dalla legge».
La graduatoria viene pubblicata per trenta giorni all’albo dell’Ater Gorizia, all’Albo comunale del suddetto Comune, nonché sul sito informatico dell’Ater Gorizia e della Regione. «Entro i dieci giorni successivi alla scadenza di tale termine - precisano il presidente e il segretario della commissione Augusto Marinelli e Paola Giacobelli - gli interessati, qualora ne ravvisino i presupposti, potranno presentare opposizione alla Commissione, allegando eventuali documenti a sostegno delle proprie ragioni. Le domande classificate con pari punteggio sono ordinate in ordine alfabetico». Ci sono poi le categorie “protette”. Tre alloggi, di superficie utile inferiore a 60 mq, vengono riservati agli anziani; altrettanti sono ad appannaggio dei giovani. Per tali particolari categorie vengono formulate graduatorie speciali. Gli alloggi accessibili ai sensi della legge 13/89 e relativo regolamento di attuazione decreto 236/89 (privi di barriere architettoniche) verranno assegnati in via prioritaria a soggetti disabili con ridotta o impedita capacità motoria, di cui alla legge 104/92, salvo poi procedere all’assegnazione secondo l’ordine della graduatoria in caso di mancanza di tali soggetti.
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