Pronta entro l’anno la nuova autostrada A34

Completate 27 delle 33 opere principali (cavalcavia, ponti, sottopassi agricoli). Da oggi per un mese chiuso il tratto da Gorizia a Farra per asfaltatura
Bumbaca Gorizia 23.04.2013 Lavori Raccordo Rotonda Gorizia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23.04.2013 Lavori Raccordo Rotonda Gorizia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La nuova Gorizia-Villesse, la A34, sta prendendo forma. È più larga (da 14,5 metri del vecchio raccordo a 25), moderna e funzionale. Insomma una viabilità nuova di zecca lontana mille anni luce da quella strada che il sindaco Romoli definì un «viottolo». Entro l’anno, l’opera dovrebbe essere conclusa.

Lo stato

dell’arte

Delle opere principali, quelle concluse sono 27 su 33: si tratta del sottopasso campestre di Villesse, del viadotto della rotatoria di Villesse, del sovrappasso della strada provinciale 18, del sovrapasso ferroviario, dei sottopassi lungo le regionali 202 e 305, del cavalcavia dello svincolo di Gradisca, dei sottopassi di via dei Campi. Si potrebbe continuare con Gradisca-Borgo Bruma, via Gasparini, viadotto Farra con sovrappasso alla strada statale 351, canna di Farra roggia del Mulino, sottopassi agricoli di Farra e ponte sul canale di bonifica Isonzato, canna borgo grotta-roggia del Mulino, sottopasso agricolo braida di Strassoldo, tre fornici Isonzo, galleria di Savogna, canna ferroviaria e sottopasso agricolo Savogna-Scariano, sottopasso variante strada statale 56, sovrapassi rotatoria in uscita e in ingresso da Gorizia. Non ultima, è stata effettuata la demolizione del sovrappasso agricolo di Casali Trevisan. Per quanto riguarda le opere minori (muri di sostegno e cunicoli) sono stati completati 7 interventi su 13. Ancora da ultimare tre opere principali: la rotatoria di Villesse, il ponte sul fiume Isonzo e il sovrapasso campestre di Savogna.

Corsia chiusa

per un mese

Una serie di interventi sugli asfalti e lavori di rifinitura sul nuovo ponte sul fiume Isonzo, richiederanno la chiusura a partire dalle 11 di oggi del tratto compreso tra la rotonda di Sant’Andrea e lo svincolo di Farra d’Isonzo in direzione Villesse: chiusura che si protrarrà per circa un mese. I veicoli provenienti da Gorizia e diretti a Villesse dovranno percorrere la viabilità ordinaria e rientrare sul raccordo dallo svincolo di Farra. I percorsi alternativi saranno indicati in loco e pubblicati sul sito www.infotraffico.autovie.it. Fervono, dunque, i lavori lungo la Gorizia-Villesse: sono talmente in stato avanzato che nel tratto nei pressi di Gorizia è già stato steso il manto drenante definitivo, così come sono state collocate le barriere di ultima generazione, a marchio Cee, e le barriere fonoassorbenti nei pressi della ferrovia e dell’abitato di Sant’Andrea. «Sono estremamente soddisfatto di quanto ho visto - ha dichiarato di recente il sindaco Romoli - . L’autostrada toglierà finalmente Gorizia dall’isolamento, e potrà contribuire a riportare qui i traffici verso e dall’Est Europa, che attualmente sceglievano altre direttrici, più sicure e veloci».

Un progetto

da 2,5 milioni

Contestualmente, si darà il via a un innovativo progetto di rilevazione degli eventi in autostrada che verrà installato sul raccordo Villesse Gorizia non appena ultimati i lavori di trasformazione in autostrada A34. Si tratta di un progetto del valore di circa 2 milioni e mezzo di euro il cui “cuore” è rappresentato dal sistema Automatic incident detection (rilevazione automatica eventi): una sofisticata modalità che permette di rilevare qualsiasi tipo di evento accada e di trasferire le relative informazioni. Il network è formato da una sequenza di 29 pali, disposti a una distanza di circa 500 metri uno dall’altro alternativamente sulle due carreggiate, su ognuno dei quali vengono fissate 5 telecamere. Di queste, 2 sono termiche, ovvero in grado di vedere al buio o in presenza di nebbia. Il mix di telecamere tradizionali e termiche, unitamente ad un sistema di algoritmi di analisi video dedicati garantisce, attualmente, le performance migliori in questo ambito. Oltre a questo sistema, nel progetto sono comprese anche una serie di postazioni di videosorveglianza classica, un pannello a messaggio variabile, una rete di sensori per il traffico e una postazione per il monitoraggio delle merci pericolose. Il progetto è particolarmente innovativo proprio per l’utilizzo integrato di telecamere tradizionali e termiche.

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