Pronipote di Franz Josef: «Il nostro mare è Grado»

L’arciduca Markus Salvatore d’Asburgo-Lorena, vicepresidente dell’associazione marinai d’Oltralpe, nei luoghi un tempo meta di villeggiatura della nobiltà imperiale
Di Antonio Boemo

«In Austria ci manca il mare e il nostro mare è quello di Grado». Aveva pensato quasi certamente così l’Imperatore Francesco Giuseppe quando il 25 giugno 1892 promulgò la legge con la quale veniva riconosciuta ufficialmente la Grado balneo-curativa.

Lo ha ricordato ieri a Grado un suo discendente, l’arciduca Markus Salvatore d’Asburgo-Lorena, un pro nipote dell’Imperatore, nipote di Maria Valeria, la figlia prediletta dell’Imperatore Francesco Giuseppe e di Sissi.

Ed è stata davvero una sorpresa vedere tra gli ospiti della cerimonia di scambio di consegne fra i comandanti di Circomare Grado anche un discendente di Francesco Giuseppe. Il motivo è presto spiegato. Markus d’Asburgo è anche il vice presidente nazionale della “Marine Verband” austriaca. L’Arciduca abita, assieme alla moglie Hildegard nella splendida “Kaiservilla” di Bad Ischl, a una cinquantina di chilometri da Salisburgo, un tempo residenza estiva di Francesco Giuseppe.

«L’Imperatore – dice ancora – ha “scelto” Grado naturalmente anche per la vicinanza a Trieste e a Duino». «Ha sempre saputo inoltre – aggiunge ancora l’arciduca – della cordialità e dell’accoglienza della popolazione ed anche (e lo dice sorridendo e confermando) che qui ci sono e venivano sempre belle donne». Lo erano allora così, all’epoca di Francesco Giuseppe, le bagnanti con i lunghi costumi che coprivano tutto il corpo e con gli ampi abiti da passeggio e gli ombrellini che hanno contraddistinto una grande epoca per il turismo gradese. Ma lo sono ovviamente anche oggi.

Nonostante il titolo, e l’abitare nella grande villa dell’Imperatore (all’interno c’è anche un museo che si può visitare), Markus d’Asburgo è decisamente alla mano, disponibile a chiacchierare e a stare in compagnia. Ed è anche un amante della buona cucina e del pesce in particolare. Ieri ha gustato in particolar modo le sarde impanate e fritte, preparate dai marinai gradesi.

«Sono già venuto due volte a Grado in precedenza – ha detto – ma solo per una visita del tutto privata e molto veloce. Ho anche ammirato la “Porta Imperiale” che avete riaperto in occasione del centenario di turismo ma non ho mai avuto modo di fare una visita accurata di tutta la città».

«Qui, nella vostra regione ci vengo ogni tanto perché ho amici a Trieste. E il prossimo anno ci ritorno, credo in primavera. Vorrei davvero poter vedere bene anche Grado».

Intanto ieri poco dopo la conclusione della cerimonia al Museo del Mare è andato a Cormons. Oggi sarà invece a Pola per un’altra iniziativa che lo riguarda come vice presidente nazionale dei marinai austriaci. In particolar modo per aver ufficialmente riconosciuto Grado come stazione di cura, ma non solo per questo, ancora oggi nell’Isola ci sono tante persone che ricordano l’Imperatore e la consorte Sissi.

Persone che quando sanno della presenza a Grado di un Asburgo si animano e rispolverano tutti i loro ricordi. Peccato che della visita di ieri nessuno ne sapeva niente.

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