Promotur aumenta gli skipass In arrivo rincari fino al 18%
UDINE. Promotur alza le tariffe. E non di poco: si arriva fino al 18% in più rispetto alla stagione invernale 2011-2012. Da Sappada a Bovec sciare costerà di più sui poli regionali. Fin dal biglietto base, il giornaliero, che sale da 31 a 35 euro (+13%). Ieri la proposta di Stefano Mazzolini è stata discussa in un lungo consiglio di amministrazione. Il presidente di Promotur ha rimandato a oggi l’ufficializzazione delle tariffe ma la decisione è stata già comunicata al socio Regione. Federica Seganti prende atto e non si oppone. «Vedere alzati i prezzi non fa piacere – afferma l’assessore della Lega Nord –, ma era necessario intervenire dopo una stagione che ci ha obiettivamente ammazzato». Questione di poca neve, di crisi economica, di costi di gestione crescenti. Ancora Seganti parla comunque di un «equilibrio» raggiunto tra offerta e prezzi («Restiamo comunque concorrenziali») ed esclude che l’operazione punti a caccia dell’utile: «Non è certo questa la missione di Promotur. Nel caso avanzassero risorse, verrebbero immediatamente reinvestite a vantaggio del territorio. E’ con questo spirito che la Regione sostiene la società delle nevi, sempre nella prospettiva dello sviluppo della montagna». Ci aveva provato Luca Vidoni, tre anni fa, ad aumentare le tariffe. Lo stop all’ex presidente arrivò da Luca Ciriani, l’assessore che non lasciò passare la proposta del cda. Stavolta, dopo che nelle ultime variazioni di bilancio la Regione è dovuta intervenire con 16 milioni di euro a favore di una partecipata in forte e costante perdita, il rincaro viene ritenuto l’unica via per contenere i danni. Anche Mazzolini assicura tuttavia che si tratta di «tariffe sotto controllo, sicuramente più economiche dei concorrenti a parità di offerta». Del resto, aggiunge, «di fronte a costi del gasolio e dell’energia saliti del 15% in due anni, era impossibile rinviare l’intervento. O riusciamo a far quadrare i conti o è davvero il caso di chiudere baracca». Di qui la proposta discussa ieri in consiglio di alzare il giornaliero da 31 a 35 euro a Piancavallo, Forni di Sopra, Zoncolan, Tarvisio e Sella Necea-Bovec, oltre a Sappada, la località bellunese con la quale vengono confermare le sinergie di un anno fa. Anche più rilevanti, fino a sfiorare il 20%, gli aumenti dei biglietti plurigiornalieri in alta stagione, in particolare alla voce ragazzi (1998-2004): da 39 a 44 euro per due giorni, da 57 a 66 per tre, da 74 a 88 per quattro, da 92,50 a 110 per cinque, da 111 a 132 per sei. Venti euro in più anche per l’abbonamento stagionale adulti (1948-1989) che passa da 450 a 470 euro, mentre restano inalterate le tessere stagionali per i bambini (50 euro) e quelle per gli studenti universitari (180 euro). Verrà riproposta anche la tariffa a ore: si va da 23 a 31 euro per gli adulti, da 20 a 30 per giovani e seniores, da 14 a 22 per i ragazzi tra le 2 e le 5 ore con gli sci ai piedi. (m.b.)
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