Promotur allunga la stagione invernale
TRIESTE. Il meteo non ha aiutato e Promotur trova la soluzione alternativa alla crisi: il prolungamento della stagione. L’anno scorso si sciò ad aprile solo a Sella Nevea, stavolta invece piste aperte, almeno fino a domenica 6 aprile, anche negli altri poli del Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è di recuperare numeri decisamente negativi, stando alle elaborazioni di metà febbraio di Turismo Fvg. La decisione di allungare l’apertura degli impianti è emersa ieri al tavolo convocato da Sergio Bolzonello in Regione a Pordenone, presenti i vertici di Promotur e dell’Agenzia del turismo di Villa Chiozza, oltre ai sindaci dei comuni interessati.
A rafforzare la strategia di primavera, spiega il vicepresidente della Regione, è l’unico dato in controtendenza, quello delle presenze alberghiere, che sono in crescita in tutti i poli mediamente del 10%, «a testimoniare che la strategia di promozione è stata vincente e che è mancato solo l'afflusso di pendolari negli impianti di risalita a causa del maltempo». Troppa pioggia, in sostanza. E, a un certo punto, troppa neve.
Come hanno rilevato ieri i sindaci nel corso di una riunione servita anche a promuovere il modello del tavolo collegiale: «E’ utile anche a sviluppare un approccio integrato – rimarca Bolzonello – e permette di attuare congiuntamente le iniziative necessarie anche in corso di stagione». Dal punto della situazione, aggiornato a domenica scorsa, la prima soleggiata di un inverno grigio e con numeri subito positivi (19.800 primi ingressi agli impianti), si è passati così a condividere in fretta l’opzione prolungamento.
Si scierà in tutti i poli del calendario di apertura degli impianti Promotur fino al 6 aprile in mondo continuativo e, se le condizioni climatiche lo permetteranno, anche nel fine settimana successivo. Non è infatti escluso che pure le date di sabato 12 e domenica 13 aprile possano riservare una gradita sorpresa a chi volesse passare gli ultimi giorni sulle nevi del Friuli Venezia Giulia. Dopo il 13 aprile rimarrà invece aperto il solo centro di Sella Nevea, lì dove la stagione invernale si concluderà il 27 aprile, al termine della cinquantanovesima edizione della sci alpinistica del Canin. Altra decisione di ieri l'anticipo entro la fine di aprile della formulazione della programmazione dei servizi per la stagione invernale 2014-2015 e per quella estiva 2015. «Programmare con anticipo permetterà a tutti gli operatori di pianificare al meglio l'attività dei prossimi mesi», commenta ancora Bolzonello.
A questo punto non resta che attendere le prossime settimane per un quadro complessivo della stagione. Sullo sfondo, preoccupanti, sono le cifre al 17 febbraio scorso: le presenze di sciatori nei cinque poli sciistici sono crollate del 32% (con punte del 45% a Tarvisio e dell’82% a Sauris), un totale di 286.112 unità contro le 419.996 dello stesso periodo dello scorso anno. Le ragioni del tracollo, nella valutazione della Regione e delle sue Agenzie turistiche, vanno appunto individuate nelle pessime condizioni atmosferiche, che hanno imposto numerose giornate di chiusura forzata agli impianti. Da inizio stagione e fino alla settimana scorsa a Piancavallo sono stati solo 29 i giorni di apertura utili contro i 75 programmati, con un - 36% di sciatori presenti sulle piste. A Forni di Sopra e Tarvisio le giornate di attività sono state 49 a fronte delle 73 preventivate, mentre a Sella Nevea - interessata da precipitazioni record che hanno toccato addirittura i 6,6 metri a quota Gilberti - gli impianti hanno funzionato solamente per 43 giorni. Tra i le poche note liete, oltre alle presenze in albergo, l’accesso ai poli di gruppi organizzati e scolaresche: note positive che si sono riflesse anche sull’acquisto degli skipass, aumentati rispettivamente del 9 e del 12%.
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