Progetto per le case turistiche di Punta Olmi a Muggia: dal Wwf a Legambiente arriva un nuovo parere contrario
MUGGIA Tra i pareri sullo studio di fattibilità per il progetto nell’area di Punta Olmi inviati al Comune di Muggia, c’è quello, corredato dal parere di tecnici e ricercatori che hanno ulteriormente approfondito gli aspetti urbanistici, paesaggistici e naturalistici del progetto, sottoscritto da un Comitato promotore formato da diverse associazioni (Fiab, Legambiente, Wwf, Lipu, Decrescita e Bioest) e da più di 500 cittadini che hanno firmato una petizione.
Parere contrario
«Nel documento e negli allegati – spiega Jacopo Rothenaisler, della Fiab di Muggia e membro del comitato promotore – si esprime un parere fermamente contrario al progetto presentato dalla società Rte Group». Che si somma a quelli altrettanto negativi della Soprintendenza e dell’Ispettorato forestale della Regione Fvg, oltre alle contrarietà di Asugi.
«Non c’è un solo parere pienamente favorevole», ha rimarcato Rothenaisler, il quale ha evidenziato che «pur a conoscenza di questa generale contrarietà, il proponente e il sindaco di Muggia hanno emesso comunicati stampa, separati ma di grande sintonia, che riaffermano la validità del progetto. Le intenzioni del sindaco si palesano chiaramente nelle nuova variante generale al Prgc, le cui direttive appena approvate puntano alla distruzione di una delle ultime aree di notevole rilievo naturalistico interessate dalla presenza di habitat, di specie di flora e di fauna tutelate a livello internazionale, nazionale e regionale e presenti nel muggesano».
L’attacco al sindaco
Per Rothenaisler «Polidori vuole rimuovere le cause che hanno finora impedito che l’area verde che va da Zindis a San Florian giù fino a Lazzaretto sia sommersa da 98 mila metri cubi di edifici – oltre i 35 mila metri cubi del Piano attuativo comunale Punta Olmi ci sono i 15 mila metri cubi di San Bartolomeo, i 23 mila di Zindis e i 25 mila dell’ex bagno della polizia – che sono più o meno 300/400 nuovi appartamenti e case, cercando, come ha continuamente fatto in questi giorni, di darne la responsabilità a chi lo ha preceduto».
Sulla questione del nuovo Piano paesaggistico regionale, Rothenaisler ricorda che lo stesso «consente di cancellare ogni previsione edificatoria della zona costiera, tutelare i beni comuni di cui il bosco dell’Arciduca fa parte e perseguire la strategia di “consumo zero” del suolo».
Per Rothenaisler piuttosto «occorre pensare a realizzare un nostro parco comunale, il Parco di Punta Olmi e Punta Sottile e, perché no, anche di Punta Grossa assieme al Comune di Ancarano. Questo è quello che vogliamo e ci impegniamo a realizzare assieme ai muggesani».
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