Progetto Overnight: coinvolto il Comune Buoni per il taxi

Prevista la postazione di Sistiana, ma il piano anti-sballo si focalizza nelle vie del centro. Aderisce anche la Fipe
Paolo Giovannini, Trieste, 08-08-2009, Trieste, movida triestina.
Paolo Giovannini, Trieste, 08-08-2009, Trieste, movida triestina.

Il progetto Overnight si rinnova. In primis, focalizzando la propria attenzione sulla zona del centro cittadino, scelto ormai dalla maggior parte dei giovani come principale palcoscenico del divertimento per serate e nottate in compagnia. In secondo luogo, accogliendo per la prima volta fra gli attori principali nella sua organizzazione il Comune di Trieste (pronto a stanziare un finanziamento triennale, anche se con importo ancora da definire). E infine, terza novità di quest’anno, coinvolgendo i tassisti triestini e la Fipe nell’iniziativa.

Il passato, in ogni caso, non si dimentica. Infatti, accanto all’implementazione prevista, gli organizzatori stanno cercando «di dare continuità alla postazione di Sistiana e al collegamento via autobus da Trieste», spiega Roberta Balestra, responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell’Azienda sanitaria. «Quest’anno abbiamo deciso di sviluppare la nostra azione di prevenzione nel centro cittadino, creando le condizioni per inserirci nella cosiddetta movida urbana - prosegue Balestra -. Il pubblico giovane, infatti, si è spostato lì». Le finalità di Overnight, rivolto alla fascia di età compresa fra i 16 e i 25 anni, sono ovviamente confermatissime: «Operiamo per scongiurare l’uso di sostanze stupefacenti e alcolici fra i giovani - aggiunge la dirigente dell’Azienda sanitaria -, e la guida in stato di alterazione. Promuovendo invece il divertimento sicuro». La data di partenza di Overnight 2012 non è ancora nota, ma il programma abbraccerà come da tradizione il periodo estivo.

Da quest’anno, al fianco del Dipartimento delle dipendenze, della Provincia, del 118, delle forze dell’ordine e dei partner storici come la Duemilauno Agenzia sociale, la cooperativa La Quercia e l’associazione culturale Etnoblog, a cui si affiancano in appoggio le associazioni di volontariato Alt e Astra, c’è anche il Comune, con gli assessorati al Commercio e alle Politiche sociali. L’amministrazione Cosolini sta definendo la cifra da destinare per tre anni al progetto, a garanzia di un’azione che coinvolgerà alcune categorie di lavoratori. Quali? Quelle dei tassisti e degli esercenti pubblici. I dialoghi con i loro rappresentanti sono stati avviati dal Municipio.

Sul fronte dei taxi, si sta perfezionando «una collaborazione per riuscire a garantire dei buoni per i ragazzi - conferma l’assessore comunale al Commercio Elena Pellaschiar, che della questione ha riferito in giunta l’altro giorno con apposita relazione - e la definizione di tariffe fisse per il percorso dal centro città a un determinato punto del territorio provinciale, ad esempio a Muggia o sul Carso, dove il singolo giovane abita». Proprio sulle tariffe, l’amministrazione comunale attende una proposta dai tassisti. Subito dopo, si potrà chiudere il cerchio. In sintesi, i ragazzi avranno a disposizione un tot di buoni pagati dal Comune: una volta esauriti i tagliandi assegnati, dovranno pagare le corse di tasca loro, con il vantaggio però di conoscere prima la cifra fissa dell’esborso per il tragitto.

Ragionamenti avviati anche con la Fipe, per «l’adesione degli associati - illustra Pellaschiar - a un decalogo», a sua volta in via di realizzazione. Sarà stilato una sorta di codice deontologico cui gli esercenti dovranno attenersi e, in questo contesto, verranno attivati corsi di formazione specifici per i dipendenti dei locali.

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