Progetto Cattinara-Burlo: 25 candidati (9 stranieri)
Per restaurare le torri di Cattinara, per fare il progetto del nuovo Burlo Garofolo, si sono candidati 25 progettisti. Emozione all’Azienda ospedaliera: dopo 10 anni di carte lente, di ribaltoni, di soldi non assegnati, di polemiche e controprogetti, si sono incredibilmente aperte delle buste.
Il concorso di progettazione, bandito lo scorso 14 gennaio, aveva come scadenza il 6 marzo, dopo una proroga rispetto all’originaria data del 28 febbraio dettata dalla necessità di fornire un “tardivo chiarimento” a un concorrente.
L’11 e il 18 marzo in seduta pubblica è stata esaminata la corposa documentazione amministrativa richiesta dal bando, che è stato lanciato dopo che la Regione ha infine stanziato, tra montagne di difficoltà, 59 milioni di euro per la prima fase dell’imponente intervento da 140 milioni complessivi. A ciascun concorrente (rimasto anonimo) è stato per adesso assegnato come riconoscimento solo un codice alfabetico. Una cosa sola non è coperta da segreto: tra i 25 concorrenti ci sono 7 progettisti provenienti da paesi europei e 2 da paesi extraeuropei. «Una buona partecipazione, e un livello molto alto di proposte - rivela Elena Clio Pavan, il direttore tecnico dell’Azienda ospedaliero-universitaria, che è anche responsabile del procedimento e presidente della commissione esaminatrice -, ma il Codice degli appalti vieta di rendere pubblico in questa fase l’elenco dei partecipanti». “Top secret” anche di quali paesi Ue ed extraeuropei si tratti.
Adesso e fino al 5 aprile la commissione lavorerà all’analisi delle proposte progettuali, assegnando i punteggi (la valutazione più alta, 45 punti, il bando l’assegna ai “criteri di pregio tecnico”). Dalla rosa dei 24 candidati verranno scelti i 10 concorrenti ammessi alla fase concorsuale vera e propria. I 10 progetti, secondo le scadenze che l’Azienda ospedaliera si è data, dovranno essere redatti nei prossimi 4 mesi «e la scadenza per la loro presentazione - aggiunge Pavan - sarà fissata in agosto».
E appena a quel punto, quando i progetti saranno stati protocollati, l’identità dei concorrenti (questi primi 25, e i 10 prescelti) verranno resi noti: 25 nomi con la composizione degli eventuali raggruppamenti, e 10 nomi dei prescelti. Tra i quali uno solo vincerà, e gli verrà affidata la progettazione esecutiva del primo lotto, per 59 milioni. Chi sarà? Lo si saprà alla fine di quest’anno.
Della commissione oltre a Pavan fanno parte il direttore tecnico del Burlo Garofolo, Sergio Ashiku, e Dario Carlevaris, responsabile dello specifico settore dell’area tecnica per la gestione degli stabilimenti “Riqualificazione area di Cattinara”. Quando sarà proclamato il vincitore,il suo progetto sarà esaminato nel dettaglio anche dall’Azienda ospedaliera e dal Burlo, che potranno fare osservazioni sulla coerenza dei contenuti rispetto alle esigenze organizzative o normative.
Nel valutare i concorrenti un punteggio di soli 15 punti su 100 verrà assegnato al ribasso percentuale, 10 punti andranno ai “requisiti organizzativi” e 25 ai “criteri di organizzazione sanitaria” che è sottolineatura importante perché questo primo lotto funzionale di lavori finanziati si concentra tutto sul restauro delle torri di Cattinara che verrà realizzato dovendo spostare i pazienti. Il Burlo resterà per adesso progettato ma senza una concreta proiezione sul cantiere, perché i soldi mancano, nonostante che dopo la Regione anche lo Stato abbia sbloccato i fondi prenotati per l’edilizia sanitaria.
Il piano finanziario dice appunto di una progettazione per un valore di opere pari a 140 milioni. Di opere da realizzare per 59 (finanziamento regionale, mancano però all’appello oltre 90 ulteriori milioni). Dallo Stato devono arrivare 32 milioni più 14 specificamente per il nuovo Burlo.
Il progettista vincitore alla fine di questa prima fase sarà remunerato con 355 mila euro e gli altri 9 finalisti avranno un rimborso spese forfettario di 40 mila euro a testa.
I tempi tecnici fin qui preventivati per arrivare alla gara di appalto per l’esecuzione dei lavori? Secondo semestre del prossimo anno. Ma intanto l’urgente questione se non altro della sicurezza delle due torri, e delle degenze più decorose (anche se i letti son destinati a calare e vedremo come sarà possibile farlo se già non bastano) ha preso il volo.
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