Profughi, nuovi accampamenti in riva all'Isonzo

Nelle zone fluviali di Gradisca tornano a ripopolarsi gli accampamenti dei richiedenti asilo. Le segnalazioni si susseguono ormai da alcuni giorni, complice il (peraltro fugace) ritorno della bella stagione. Una situazione non certo nuova nella cittadina della Fortezza, dove le capanne dei profughi compaiono piu' o meno regolarmente da almeno quattro anni. C'è però una differenza rispetto a quella che fu definita la "baraccopoli" di Gorizia. Là trascorrevano la notte gli immigrati scoperti da convenzione e sprovvisti di un posto dove andare a dormire.

A Gradisca, la cittadina del Cara, gli accampamenti sono utilizzati dai richiedenti asilo solamente nelle ore diurne (il rientro nella struttura è previsto per le 20). Nascoste nella boscaglia, nella zona che va dal ponte di Sagrado verso il ponte della ferrovia Redipuglia- Cormons si susseguono alcune baracche in legno costruite dagli stessi immigrati, pare addirittura rifornendosi di pezzi di scarto di qualche azienda di arredamenti della zona, coperte con qualche telo e fornite addirittura di forni rudimentali.
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