Profughi, l’Austria non esclude controlli al Brennero

Un portavoce del ministero dell’Interno: «i controlli alle frontiere vengono attivati in base alla necessità»
Werner Faymann
Werner Faymann

UDINE. Nel giorno in cui l’Ue ricorda che l’Austria ha notificato il prolungamento dei controlli alle frontiere fino a febbraio, Vienna fa sapere di non escludere controlli al Brennero: i controlli alle frontiere «vengono attivati in base alla necessità», ha detto infatti un portavoce del ministero dell'Interno austriaco, Karl-Heinz Grundboeck, rispondendo a una domanda sul punto.

Nessuna novità invece ai valichi con il Fvg, che restano aperti. Quanto ai confini con la Slovenia, ogni giorno fra i duemila e i tremila profughi entrano in Austria attraversando il confine sloveno. E da venerdì qualcosa cambierà nell'itinerario di questi disperati e il loro ingresso in Austria diventerà più complicato. Non si giungerà però a uno stop degli ingressi. Anzi, conviene fare il punto della situazione. Le porte d'ingresso dei profughi in Austria sono quattro. Due si trovano in Stiria: Spielfeld e Bad Radkersburg. Le altre due in Carinzia: il tunnel autostradale delle Caravanche e il valico di Jesenice.

Dei quattro punti d'ingresso il più affollato è sempre stato quello di Spielfeld, perché situato lungo la rotta più agevole per arrivare in Austria, lungo la direttrice Maribor-Graz. Proprio per gestire meglio questo enorme flusso, il governo austriaco aveva deciso nell'autunno scorso di montare qui una recinzione metallica (non un filo spinato), per incanalare i migranti verso i punti di registrazione e i bus, che poi li avrebbero trasferiti verso il confine tedesco.

Sono in corso di allestimento 48 punti di registrazione, dove sarà preso nota delle loro generalità, saranno fotografati, saranno prese loro le impronte digitali. Potrà superare il confine soltanto chi intende chiedere asilo in Austria o in Germania. Chi punta alla Danimarca o alla Svezia o chi non è provvisto di documenti in regola, sarà rimandato in Slovenia. Si calcola che in questo modo circa il 20% degli arrivati dovrà fare dietro front.

Le misure indicate saranno prese come detto da venerdì. Da dicembre, infatti, il valico di Spielfeld è chiuso per i lavori di allestimento dei "corridoi", dei container di registrazione e di altre strutture destinate alla ristorazione e all'assistenza sanitaria ai profughi che ne hanno la necessità. I lavori sono in via di completamento e il valico sarà riaperto appunto a fine settimana.

In attesa di quella data, tutto il traffico dei migranti era stato dirottato provvisoriamente verso i due valichi della Carinzia. Da venerdì riprenderà la strada di Spielfeld, senza peraltro escludere che alcuni profughi continuino a servirsi dei valichi carinziani, che resteranno comunque aperti. I controlli saranno effettuati, per ora, soltanto ai valichi con la Slovenia.

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