Profughi, è deciso: per l'accoglienza l'ex caserma di Lazzaretto a Muggia

TRIESTE Il flusso costante di arrivi giornalieri nella provincia di Trieste potrebbe subire un incremento "anche notevole" visti gli sviluppi degli ultimi giorni: lo ha sottolineato il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi durante un incontro con i sindaci dei Comuni della provincia e l'assessore regionale, Gianni Torrenti, convocato per fare il punto della situazione dell’accoglienza dei migranti provenienti dalla rotta balcanica che, "sempre più numerosi, formulano richiesta di protezione internazionale".
E c'è una decisione, anticipata dal ministero degli Interni e poi confermata a livello locale: l'ex caserma di polizia a Lazzaretto (Muggia) - spiega adesso Torrenti - sarà destinata a ospitare "temporaneamente alcune decine di profughi non appena saranno completati i necessari lavori di ripristino".
La struttura, sottolinea la Prefettura di Trieste, dopo numerosi sopralluoghi fra le strutture demaniali disponibili in provincia è risultata quella utilizzabile "in tempi brevi e con costi ragionevoli". L’utilizzo della struttura - sottolinea ancora la Prefettura - sarà "temporaneo e limitato al periodo di durata dell’emergenza in atto, con la prospettiva che al termine della situazione emergenziale essa sarà messa a disposizione della collettività locale".
Sempre in tema di accoglienza diffusa, dalla riunione è emerso che vi sarà "un alleggerimento delle presenze a Trieste, con lo spostamento di un certo numero di profughi nel Pordenonese". Ai sindaci della provincia di Trieste, Torrenti ha inoltre ribadito che la Regione sta monitorando la situazione profughi provenienti dai Balcani: ma al momento, secondo Torrenti, non si ravvisano "criticità imminenti".
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