Profughi, aperta la Commissione di Verona

Gorizia verrà alleggerita dalla presenza di richiedenti-asilo soltanto quando verrà attivata un’altra Commissione nel Triveneto. Sino ad allora, i flussi di profughi non cesseranno e si consolideranno con il passare dei giorni, delle settimane, dei mesi. Quante volte l’abbiamo scritto? Innumerevoli.
Ma oggi arriva una, anzi “la” buona notizia. Gorizia non è più sede unica della Commissione. L’annuncio è contenuto in un messaggio che ha per oggetto, appunto, l’attivazione di una nuova commissione territoriale, inviato alla senatrice goriziana Laura Fasiolo. A sottoscriverlo il sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione. «Ti comunico - scrive Manzione rivolgendosi direttamente e amichevolmente a Fasiolo - che dal 2 febbraio è attiva la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Verona, competente per l’esame delle domande nelle regioni Veneto e Trentino Alto Adige, il cui ambito comprende le province di Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Trento e Bolzano. Inoltre, per le domande di Padova, Venezia e Rovigo é attiva un’apposita sezione istituita a Padova».
Alea iacta est. Il dado è tratto. Viene meno una delle motivazioni (se non la causa principale) che ha portato in questi mesi un flusso inarrestabile di richiedenti-asilo afghani e pakistani nella nostra città. E la senatrice Laura Fasiolo lo sottolinea, manifestando sincera felicità per quello che non esita definire «uno sviluppo importante».
«Sì, con viva soddisfazione ho appreso che la richiesta dell’urgente attivazione della Commissione territoriale di Verona e della sezione di Padova, richiesta che ho presentato con più di un’istanza scritta e verbale al ministro Alfano e al sottosegretario agli Interni Manzione, ha avuto seguito. Dal due febbraio scorso, infatti, sono attive la citata Commissione e la sezione. Devo dare atto al Ministro di aver tenuto fede alla parola data e lo ringrazio per la tempestività».
La senatrice Fasiolo fa sapere di aver dato immediata comunicazione della lettera sia al prefetto Vittorio Zappalorto che al presidente della Provincia Enrico Gherghetta oltre ai sindaci maggiormente interessati ai flussi migratori. E c’è da giurare che la notizia verrà accolta con una certa soddisfazione soprattutto dai Comuni di Gorizia e di Gradisca d’Isonzo che sono quelli che hanno pagato lo scotto maggiore riguardo la problematica dell’accoglienza.
«La decisione del Ministero dell’Interno, veicolatami da Manzione, comporterà - conclude Laura Fasiolo - effetti non da poco verso la riduzione dei tempi di permanenza dei richiedenti-asilo a Gorizia e nelle altre sedi della provincia e della regione, in attesa dell’esame delle domande, alle quali ha risposto sino ad oggi la sola Commissione territoriale di Gorizia per tutto il Triveneto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo