Prof sorpreso con una 15enne nel Monfalconese. Chiesto il giudizio immediato
Concluse le indagini, adesso la Procura punta a evitare i passaggi preliminari. La decisione spetta al Gup, mentre la difesa può fare istanza di riti alternativi
Bumbaca Gorizia 27.09.2011 Tribunale transennato - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
MONFALCONE Si sono concluse le indagini relative all’insegnante di scuola media del Monfalconese, in relazione al reato di “atti sessuali con minorenni”, disciplinato dall’articolo 609 quater. Si tratta dell’uomo di 43 anni che era stato sorpreso dai carabinieri con una minorenne, di quindici anni. Da qui l’arresto in flagranza.
La Procura di Gorizia ha formulato la richiesta di giudizio immediato nei confronti del professore, ossia l’avvio del processo saltando la fase preliminare. A questo punto, spetterà al Gup valutare se ricorrano o meno i presupposti per un giudizio immediato.
Con ciò valutando anche le eventuali istanze da parte della difesa, compresa la possibile richiesta di riti alternativi.
Intanto, quindi, la Procura ha confermato la conclusione delle indagini a fronte della richiesta del giudizio immediato. Le indagini inquirenti erano iniziate un anno fa, quando la ragazza frequentava la scuola media. Era dunque da tempo che i carabinieri seguivano i movimenti dell’insegnante, sposato e con famiglia, fino al giorno in cui l’uomo era stato arrestato in quanto trovato in compagnia della minore, in una barca ormeggiata in banchina.
Era seguita l’udienza nella quale il giudice aveva convalidato l’arresto con la misura dei domiciliari, per poi rimettere in libertà l’uomo disponendo il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ragazza, il solo obbligo a carico del professore.
L’accusa contestata dalla Procura è quella di “reati sessuali con minorenni”, reato che esclude la violenza sessuale, e fa riferimento alla fascia di età compresa tra i quattordici e i sedici anni.
L’elemento aggravante è il ruolo rappresentato dal quarantatreenne, la professione di insegnante al quale vengono affidati gli alunni minorenni. Una relazione che era in corso, consensuale.
L’articolo 609 quater sanziona penalmente gli atti sessuali consensuali con soggetto minore.
Dalla Procura goriziana allora era stato spiegato che se si tratta di un minorenne di quattordici anni, la condotta è sempre punita a prescindere dai rapporti esistenti tra l’agente e la parte offesa (articolo 609, comma 1 numero 1). Diversamente, come il caso in questione, la condotta viene punita solo se tra l’agente e la parte offesa intercorrono i rapporti indicati al comma 1 numero 2 dell’articolo 609 quater. In relazione alla situazione monfalconese, il minore è affidato all’adulto per ragioni di istruzione.
In linea generale, al di sotto dei quattordici anni siamo di fronte al reato di violenza sessuale, a prescindere dai rapporti instaurati. L’uomo era stato successivamente sospeso dall’insegnamento.
Evidente riserbo da parte della difesa, adesso rappresentata dall’avvocato Massimo Bruno, considerata la delicata situazione.
Il legale si è limitato a spiegare che è in corso la valutazione di ogni aspetto ed elemento ai fini della definizione della linea difensiva.—
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