Prodani rinuncia alla corsa a sindaco di Trieste

Il deputato di Alternativa Libera, ex M5S, si è dimesso da Futuro Trieste: «Credo di essere più utile in Parlamento che in Comune». Storia di un'associazione mai decollata
27/01/2015 Roma, nove parlamentari del Movimento 5 Stelle annunciano l'uscita dal gruppo parlamentare. Nella foto Tancredi Turco, Samuele Segoni, Aris Prodani
27/01/2015 Roma, nove parlamentari del Movimento 5 Stelle annunciano l'uscita dal gruppo parlamentare. Nella foto Tancredi Turco, Samuele Segoni, Aris Prodani

TRIESTE «Mi sono dimesso. Credo di poter essere più utile in Parlamento che in Consiglio comunale». La corsa a sindaco di Aris Prodani termina senza mai essere mai cominciata. Il parlamentare triestino di Alternativa Libera (ex Cinque Stelle) si è dimesso dall’associazione politica Futuro Trieste che aveva fondato nel marzo scorso assieme all’ex grillina Barbara Belluzzo (presidente), all’etno blogger Andrea Rodriguez, alle sentinelle “sedute” Igor Longhi e Alen Domancic. Anche gli ultimi due sono dimissionari per divergenze rispetto alla gestione del movimento. Il laboratorio politico, che si era presentato alla città a fine maggio in un incontro pubblico al Caffé San Marco, non è mai davvero decollato. Una media di dieci persone presenti agli incontri settimanali, dibattiti complessi e soprattutto uno statuto che fa concorrenza al non statuto dei Cinque Stelle. Ogni decisione andava presa all’unanimità dei cinque soci fondatori. «Era per evitare la nascita di correnti interne» spiega Rodriguez. Il che ha reso invece quasi impossibile la vita ai fondatori. Ora che Futuro Trieste è retto da una diarchia (Belluzzo e Rodriguez) l’unanimità sarà più facile da conseguire.

Aris Prodani in corsa per la carica di sindaco di Trieste
Lasorte Trieste 06/03/13 - M5S, Deputato Aris Prodani

Resta il problema della partecipazione. Qualche giorno fa la presidente Belluzzo ha convocato una riunione per organizzare una manifestazione in piazza sulla Ferriera e si sono ritrovati in tre. «Abbiamo una decina di iscritti e oltre 700 like sulla pagina Facebook», spiega Belluzzo. Un po’ poco per metterla in pratica in politica e tentare un’avventura elettorale. «Il fatto di sfociare in una lista civica e in una mia candidatura era solo una delle possibilità che ci eravamo dati fin dall’inizio. Non era una certezza», aggiunge Prodani che non vuole polemizzare con i compagni di questo naufragio politico. «Non è che non ci parliamo più. Assieme con Andrea, Igor e Alen parteciperò all’iniziativa del 13 settembre per pulire le scritte razziste alla sede della Caritas. In ogni caso se Futuro Trieste farà una lista darò il mio supporto pur restando fuori», aggiunge il deputato di Alternativa libera.

Gli indipendentisti corteggiano Prodani
27/01/2015 Roma, nove parlamentari del Movimento 5 Stelle annunciano l'uscita dal gruppo parlamentare. Nella foto Tancredi Turco, Samuele Segoni, Aris Prodani

«Igor e Alen hanno deciso di dimettersi dal direttivo, in parte per motivi personali, in parte perché in disaccordo con le modalità con cui sono state portate avanti alcune iniziative di carattere individuale - chiarisce la presidente - . Quasi contemporaneamente c'è stato un confronto con Aris sull’opportunità della sua candidatura: secondo lui il progetto stava interferendo con il suo lavoro di parlamentare e rischiava di compromettere la riuscita di alcune azioni forti: l’analisi delle polveri della Ferriera per citare l'ultimo caso in cui è stato accusato di adoperarsi a soli fini elettorali. Secondo noi questo tipo di strumentalizzazione era prevedibile e non doveva rappresentare un ostacolo, ma per Aris in questo momento è più importante dedicarsi in maniera svincolata e totale all’attività parlamentare». E quindi? «Ne consegue che senza un candidato “forte”, Futuro Trieste ha rivalutato i suoi obiettivi. Rimangono tuttavia sempre attuali le ragioni della sua fondazione: unire le persone spinte da ideali e valori comuni, rivoluzionare il modo verticistico con cui normalmente si fa politica, contribuire al dibattito politico in città e creare un’alternativa in vista delle prossime elezioni. Abbiamo provato a mettere in piedi una struttura in cui le decisioni sono prese all'unanimità» . E quindi? «Futuro Trieste non è sparita. Viviamo un po’ alla giornata. Restiamo un laboratorio politico - aggiunge Belluzzo -. Ci stiamo adattando alle nuove condizioni, ragionando sull’attuale scenario e facendo cose vere». Futuro Trieste, insomma, ricomincia da due. All’unanimità ovviamente.

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