Privè e massaggi hard al posto delle slot

Appena si entra ci si spoglia, si infilano un accappatoio e delle ciabatte e ci si lascia andare. L’ambiente richiama lo stile dei locali Fkk carinziani che hanno attratto in Austria clienti da tutto il Nordest e non soltanto, ma rispetto a quelli, come spiega il direttore Dejan Surbek, le dimensioni sono doppie. Quest’oasi immersa nel verde a sei chilometri dall’ex valico goriziano di Casa Rossa si trova dove una volta si giocava d’azzardo. Al posto del Casinò Jolly ora c’è una struttura rinnovata che si estende su una superficie di 8.200 metri quadrati ed è dotata di centro wellness, ristorante, cinema erotico, giardino con piscina esterna riscaldata e albergo su tre livelli. Al piano terra del locale la vasca idromassaggio, il bagno turco e le saune finlandese, biologica e a infrarossi, dividono lo spazio con tre stanze dotate di letto e doccia. Salendo le eleganti scale sormontate da un grande lampadario si trova il club dove al centro domina il lungo bancone bar e ai lati sono disposti numerosi divanetti. Sul fondo ci sono il ristorante a buffet da 45 posti e un angolo caminetto. Alla destra e alla sinistra della sala proiezioni, due privé con schermo al plasma garantiscono la privacy di chi vuole maggiore tranquillità e poco più in là si apre un corridoio con altre 14 stanze fornite di letto e doccia come quelle al piano terra. Gli ospiti più esigenti avranno poi la possibilità di fermarsi a dormire in una delle 15 camere dell’hotel destinate a loro soltanto.

Lusso ed esclusività sono le parole d’ordine. Come già hanno dimostrato i concorrenti austriaci dell’“Andiamo” e del “Wellcum” la formula sembra essere un marchio di garanzia. Per la clientela italiana c’è però una differenza sostanziale; la carta vincente è la posizione geografica. Rispetto a Villacco e a Hohenthurn, tra andata e ritorno, il Marina sauna club permette di risparmiare oltre duecento chilometri di strada e due ore abbondanti di viaggio. Per chi viene in giornata da Veneto, Lombardia, Emila Romagna e, anche, Toscana non è poca cosa.

A dare la temperatura dell’attesa sono i numeri registrati dal sito web. La pagina internet del locale è online da aprile e conta 78mila visite, 52mila delle quali si riferiscono alle sole ultime due settimane, da quando cioè è iniziato il battage pubblicitario sulle radio. «Quanta gente ci aspettiamo? Sinceramente non posso prevederlo», si limita a dire il manager che poi precisa: «In Slovenia la prostituzione è legale, ma soltanto se le ragazze lavorano per conto proprio. Saranno loro a decidere le tariffe. Noi non interferiremo perché non è il nostro business. Noi ci occupiamo solo del marketing. Come tutti pagheranno l’ingresso, per loro però la tariffa sarà ridotta rispetto a quella degli ospiti. Posso dire che ci sono molte ragazze che vogliono venire a lavorare qui: abbiamo ricevuto numerose richieste, ma dobbiamo bilanciare la loro presenza con quella dei clienti del locale: devono prenotare e, per le prime due settimane, abbiamo il tutto esaurito».

Al Marina le “coccole” cominceranno tutti i giorni alle 12. Da domenica a giovedì il club chiuderà alle 2, al venerdì e al sabato, invece, resterà aperto fino alle 4. Nella prima fase, saranno ammesse una quarantina di ragazze, ma il loro numero potrebbe raddoppiare se ci dovesse essere richiesta da parte degli ospiti. L’ingresso, fissato a 85 euro (il prezzo per il lancio iniziale è di 60 euro, ndr) consentirà di utilizzare l’intera zona benessere, consumare bevande analcoliche e accedere al buffet self-service, ma, come detto, non comprende le ragazze che, praticando la libera professione, contratteranno le loro prestazioni direttamente con i clienti. Il Marina club in ogni caso promette impegno affinché ogni soggiorno “sia un’ondata di piacere”. Portafoglio permettendo.

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