Privatizzazione di Trieste Airport, Venezia si chiama fuori

TRIESTE Venezia snobba l'operazione di privatizzazione di Trieste Airport. La "sentenza", molto dura anche se non nuova né nelle argomentazioni né nei toni, arriva da Entico Marchi: «Non partecipiamo ad operazioni economiche sull'aeroporto di Trieste - spiega il presidente di Save, società veneziana che gestisce il sistema aeroportuale veneto -. Non riteniamo ci siano condizioni di governance ed economiche convenienti».
La scadenza del bando di gara è fissato per il 6 giugno, il trasferimento delle azioni dovrebbe perfezionarsi entro la fine dell’estate. In vendita c’è il 45% delle quote di una spa al 100% di proprietà della Regione Fvg. Gli obiettivi? Un investimento da 40 milioni a seguito di una valutazione dello scalo, effettuata dall’advisor Kpmg (lo studio legale è Dentons) pari a circa 70 milioni. Nel caso in cui, per i tre anni successivi, il socio privato concretizzi un incremento del traffico del 7% annuo, oltre a rispettare altri obiettivi basati sul vincolo del miglioramento dei parametri del piano industriale, potrà incamerare un ulteriore 10%.
C'è ora da capire quali "attori" presenteranno offerte per l'acquisto di una quota minoritaria dello scalo regionale. Nei giorni scorsi era stata ventilata la possibilità dell'interesse da parte della società che attualmente gestisce l'aeroporto bergamasco di Orio al Serio. Poi ci sarebbero anche potenziali acquirenti dall'estero. Cerdo che la porta chiusa in faccia da Venezia non è un segnale troppo rassicurante.
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