Primo ok alla manovra da 300 milioni in più

Via libera in giunta alla legge di stabilità per il 2017, più ricca dell’anno scorso anche per effetto dell’addio alle Province
L'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni
L'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni

TRIESTE. Trecento milioni in più rispetto alla manovra finanziaria varata l’anno scorso. Crescono le risorse a disposizione della legge di stabilità per il 2017, che ieri ha ottenuto l’ok preliminare della giunta regionale, potendo contare su uno stanziamento da 3,7 miliardi di risorse libere, contro i 3,4 della legge di stabilità 2016. Le cifre sono ancora provvisorie e saranno ritoccate lungo il percorso di limature ed emendamenti che comincerà dopo il passaggio del testo alla competente commissione del Consiglio regionale. L’assessore alle Finanze Francesco Peroni spiega la maggiore disponibilità con «il progressivo trasferimento delle funzioni dalle Province alla Regione, con annesse componenti di gettito. Per altro verso, si tratta del riflesso dei nuovi principi contabili figli del pareggio di bilancio: modello che già dallo scorso esercizio ci ha abituati a una maggior concentrazione degli stanziamenti in sede di legge di bilancio, a scapito della tradizionale distribuzione in due tempi del bilancio regionale, fra manovra invernale e assestamento estivo».

Da una parte, la sparizione delle Province comporta dunque una riduzione dei trasferimenti al sistema delle autonomie locali e l'aumento delle risorse proprie, in cambio però di maggiori e inedite competenze per la Regione. Dall’altra, le nuove regole della finanza pubblica riducono la libertà di manovra e addensano gli stanziamenti nella finanziaria invernale: «Si tratta - continua Peroni - di un cambiamento profondo, capace di effetti apprezzabili in termini di efficacia dell’azione di governo e, conseguentemente, di risposta alle attese dei cittadini. Infatti, la tendenziale concentrazione a inizio esercizio si presta a supportare le politiche regionali in forma più organica: esigenza particolarmente avvertita nell’impegnativo percorso di attuazione delle riforme volute dalla giunta».

Venendo ai numeri al momento disponibili, il sistema delle Autonomie locali potrà contare su circa 400 milioni, in parte derivanti anche dal conguaglio usualmente allocato in assestamento di bilancio, scelta quest’ultima assunta per dare mazione dei Comuni, cmaggiori certezze alla programhe fin da gennaio conosceranno le risorse loro destinate per il 2017. Si tratta di una delle pochissime voci più contenute rispetto all’anno scorso, proprio in previsione della fine dei trasferimenti alle Province.

Sanità e politiche sociali godranno invece di 2,6 miliardi. L'aumento in confronto all’anno passato è di 137 milioni, 90 dei quali destinati al Servizio sanitario regionale. Una crescita che rafforzerà il percorso di attuazione della riforma, con particolare attenzione agli investimenti, considerato che le somme a disposizione per la spesa sanitaria corrente si attestano a 2,24 miliardi. Le Attività produttive beneficeranno a loro volta di 58,5 milioni: sette in più della scorsa manovra. Vi si aggiungono i 17 milioni appena stanziati dall’assestamento di fine ottobre. Incrementano inoltre i fondi delle Risorse agricole, che arrivano a 49 milioni e che nella citata manovra autunnale hanno appena ricevuto altri 13 milioni. Sono invece 19 i milioni in più nel comparto Lavoro, formazione, istruzione, università e ricerca, che godrà in totale di 75 milioni: la giunta annuncia particolare attenzione al rafforzamento degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro. Decisamente consistente la fetta destinata a Infrastrutture, lavori pubblici e trasporto pubblico, che riceverà 380 milioni (+118 rispetto all’anno scorso), destinati come di consueto soprattutto ai contratti del trasporto pubblico e agli interventi in ambito edilizio, fra cui spicca la recente riforma della casa. Se Sport e cultura accrescono lo stanziamento di otto milioni, attestandosi a 50 milioni complessivi, calano le poste per l’Ambiente, che riceverà 47,5 milioni. Più basso anche il bonus carburanti (40 milioni), che sarà mantenuto anche per l’anno prossimo, in attesa delle decisioni dell’Ue.

Per lo sviluppo dei territori montani vengono infine allocati 5,5 milioni, contro i 4,3 della passata manovra.

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