Primo Maggio, in migliaia in piazza per la sicurezza sul lavoro. Spuntano le bandiere titine

TRIESTE Migliaia di persone hanno partecipando questa mattina al tradizionale corteo del Primo Maggio, festa dei lavoratori, organizzato da Cgil-Cisl-Uil e dedicato soprattutto ai temi della sicurezza e del precariato. In testa al corteo, anche quest’anno, lo striscione giallo dedicato alla memoria di Giulio Regeni. Alcuni manifestanti hanno preso parte al corteo muniti di bandiere titine, altri hanno acceso fumogeni.
Durante la mattinata è stato segnalato l'imbrattamento della sede di un'agenzia interinale che si trova nei pressi di piazza Goldoni: non è chiaro se la scritta apparsa ("No al caporalato") sia pre-esistente o se la facciata dell'agenzia sia stata presa di mira proprio oggi, Primo Maggio, da alcuni dei presenti. Le verifiche sono in corso. L'intero corteo era comunque vigilato dalla polizia.
Molta la rappresentanza sindacale presente all’evento, oltre che i partiti di sinistra. I manifestanti, partiti da San Giacomo attorno alle 9 per dirigersi verso largo Barriera e in piazza Goldoni, con tappa in piazza Garibaldi, hanno proseguito fino a piazza Oberdan.
Una parte, composta dai sindacati di base, ha poi continuato in via Roma così da approdare in piazza Unità, per i tradizionali comizi. L’altra fetta, costituita dallo spezzone sociale (tra cui Collettivo Tilt, Assemblea cittadina contro lprecarietà e sfruttamento, Cobas, Usb, Germinal, Us e Fronte della gioventù comunista) in polemica con i sindacati, si è distaccata all’altezza delle Rive per approdare in piazza Goldoni dove è stato organizzato un presidio e un comizio parallelo.
Riproduzione riservata © Il Piccolo