Primo console per il Montenegro

È Sven Bichler, imprenditore di origine croata, a Trieste dal '70, il primo console onorario del Montenegro a Trieste. Per la prima volta, nella sua breve storia di Stato indipendente, in quanto il decennale della separazione dalla Serbia sarà celebrato il prossimo 3 giugno, il Montenegro ha deciso di affiancare all'Ambasciata di Roma, operativa da tempo, tre consolati onorari, con l'obiettivo di perfezionare e arricchire i rapporti commerciali con l'Italia. Le città prescelte sono Milano, Bologna e Trieste: quest'ultima in particolare è stata indicata dalle autorità montenegrine perché ideale ponte con tutto l'Est europeo e perciò punto di riferimento privilegiato per instaurare nuovi traffici. Per favorire questa crescita, il Montenegro ha scelto, come persona alla quale affidare la rappresentanza del Paese in chiave locale, proprio Bichler: «Arrivai a Trieste nel 1970, per studiare nella vostra Università - spiega il console, ultimo arrivato in ordine di tempo nel Corpo consolare triestino - dove ho frequentato la facoltà di Economia e commercio. Affascinato da questa città e dalla possibilità di stabilirvi la mia attività di imprenditore, tessendo soprattutto rapporti con il gruppo Benetton, che rappresento nell'Est europeo - prosegue Bichler - sono rimasto qui». «Il Montenegro - sottolinea il console onorario - ha bisogno di avere collegamenti forti con il mondo economico e culturale italiano ed europeo, ecco che Trieste, in questo contesto, rappresenta la città ideale. Trieste é strategica oggi per il Montenegro, ma lo fu a che in altre epoche - continua Bichler - fin dai tempi dell'Impero asburgico». Attualmente in città vivono stabilmente circa 200 montenegrini, perciò l'aspetto anagrafico e burocratico non è fondamentale nell'attività del consolato montenegrino che quindi può occuparsi prevalentemente di creare le premesse per permettere alle aziende del Montenegro di delineare nuovi sviluppi commerciali. «I contatti economici si alimentano soprattutto nel campo del turismo, della navigazione, sia per quanto concerne le merci sia le persone, attraverso le cosiddette “strade blu” - riprende il console - perché va ricordato che il Montenegro è un paese dal punto di vista ambientale molto corretto, in cui si cura il settore alimentare e si utilizza energia verde, attraverso le centrali idriche ed eoliche». Importanti anche i rapporti culturali: «L’Università popolare intrattiene ottimi contatti col Montenegro - conclude Bichler - ma si stanno concretizzando numerose opportunità di lavoro anche nel settore alimentare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo