Primi bandi Ater con i nuovi paletti “frena stranieri”: migliaia in corsa a Trieste
TRIESTE Gli attuali inquilini Ater, e quelli che aspirano a diventarlo, faranno bene ad attrezzarsi, preparando per tempo carte, documenti e modelli Isee. Entro dicembre infatti andranno presentate le domande per partecipare ai nuovi bandi emessi dell’Agenzia per l’edilizia residenziale. I primi stilati sulla base dei criteri fissati di recente dalla giunta regionale, che porteranno all’elaborazione della futura graduatoria, da cui si attingerà per assegnare i prossimi alloggi freschi di cantiere. Nel caso di Trieste 25 appartamenti in via Flavia e 86 in via Gradisca e via Gemona, in quello di Muggia di 12 alloggi in via Mocenico.
I nuovi bandi - pubblicati da ieri sull’albo pretorio delle singole amministrazioni comunali, della Regione e sul sito dell’Ater - come detto sono i primi a tener conto dei nuovi parametri voluti dall’esecutivo Fedriga per agevolare l’assegnazione ai residenti, mettendo invece un freno agli stranieri. Le graduatorie che ne deriveranno entreranno in vigore, come detto, dalla prossima primavera e sostituiranno quelle risultanti dai bandi del 2017 che, per legge, scadono dopo due anni, questa volta senza proroghe.
Per molti cittadini che non avevano mai presentato richiesta per un appartamento di edilizia popolare, si apre così una possibilità. Dal 2017 ad oggi molte famiglie possono aver visto cambiare la loro situazione economica, tanto da aver maturato i requisiti utili ad entrare in graduatoria. Inoltre i paletti fissati all’accesso dei cittadini stranieri potrebbero agevolare i triestini.
I 3.873 cittadini che attualmente sono inseriti nelle graduatorie dei diversi comuni della nostra provincia, «riceveranno una lettera che li informerà della necessità di ripresentare la domanda - spiega il direttore dell’Ater, Antonio Ius -. Non c’è alcun automatismo che preveda il passaggio da una graduatoria a quella successiva. Ricordo che presentare la domanda non ha costi».
Per essere ammessi al bando, bisogna essere anagraficamente residenti sul territorio regionale non più da 2 anni bensì da almeno 5 anni, anche non continuativi negli 8 anni precedenti. Serve inoltre essere anagraficamente residenti, ovvero prestare attività lavorativa prevalente, nel Comune per il cui territorio è indetto il bando. È obbligatorio poi non essere proprietari, nudi proprietari o usufruttuari di altri alloggi anche per quote all’interno del territorio nazionale o all’estero. A questo scopo, - e questa è la seconda novità che contraddistingue l’accesso alle nuove graduatorie - i cittadini extracomunitari (con esclusione dei rifugiati e dei titoli della protezione sussidiaria) per entrare nelle nuove graduatorie devono presentare la documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare non sono proprietari di altri alloggi nel paese di origine e nel paese di provenienza. Serve infine avere un Isee non superiore a 20 mila euro.
La commissione per l’accertamento dei requisiti, entro 120 giorni dal termine di presentazione delle domande, formulerà la graduatoria provvisoria che verrà affissa e pubblicata nei successivi 30 giorni successivi. I titolari delle domande, a quel punto, avranno tempo 10 giorni per presentare delle osservazioni sui punteggi attribuitigli. Successivamente verrà pubblicata la graduatoria definitiva. Per il ritiro della modulistica, e un supporto nella presentazione delle domande gli interessati possono rivolgersi agli uffici Ater di piazza Foraggi. –
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