Prime picconate alle vecchie tribune dello stadio Lucca Le nuove a giugno

Luca Perrino / RONCHI
Primo dicembre 2020. Ore 8.30. Dopo 52 anni dal loro collaudo le tribune dello stadio Alfredo Lucca di Ronchi dei Legionari iniziano a cadere sotto le potenti prese di una pala meccanica dotata di una implacabile tenaglia.
Alla guida del mezzo il titolare della ditta Gianluigi Bulfon di Mossa. Tre, quattro settimane al massimo, condizioni meteo permettendo, di questa struttura non rimarrà che un ricordo.
Il ricordo di spalti pieni in occasione di tante partite casalinghe dell’As Ronchi calcio. Il ricordo di animi accesi nei leggendari derby con il Vermegliano del presidentissimo Arrigo Calligaris, ma anche dei sempre attesi incontri con la Gradese quando a vestire la maglia amaranto erano, tra gli altri, il presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin o l’ex sindaco, Enzo Novelli.
Da qui, poi, il 21 aprile del 1993, si potè assistere alla solenne cerimonia per il conferimento della medaglia d’argento al valor militare al gonfalone della città. Ma non solo.
Da qui si ammirarono le gesta di quanti si cimentarono sulla pista di atletica dello stadio, poi trasformata in anello ciclabile.
È stato il sindaco, Livio Vecchiet, a dare il primo, simbolico colpo di mazza alle tribune che non potranno resistere alla forza dei macchinari impegnati nelle operazioni che precederanno la realizzazione, entro giugno, della nuova struttura. «È un momento storico – ha detto il primo cittadino – e sono orgoglioso di aver dato il via anche a questa nuova opera pubblica dal costo di 1 milione e 213 mila euro. Un cantiere atteso dall’As Ronchi calcio e dal suo presidente, Stefano Croci, che ringrazio per la pazienza e per la collaborazione. Sarà l’ultimo atto di un processo di restyling dello stadio che ha già avuto uno step importante con la costruzione dei nuovi spogliatoi».
Un intervento, questo, da 300 mila euro e che si è sviluppato attorno al progetto elaborato dall’ingegnere Claudio Simeon.
I lavori hanno riguardato la realizzazione dei nuovi spogliatoi che possiedono anche alcuni spazi ripostiglio, una nuova centrale termica e spazi per gli arbitri divisi tra uomini e donne.
Sarà la ditta C.S.M. Acciaio srl di Milano ad occuparsi della costruzione delle nuove tribune. Esse manterranno la stessa capienza attuale per 1250 spettatori, mentre verrà ampliata la copertura dove il pubblico potrà ripararsi in caso di pioggia. Al loro interno troveranno spazio altri due spogliatoi, quelli per gli arbitri, un’infermeria, servizi per il pubblico, il tutto come previsto dalle normative Coni.
Accanto a ciò ci saranno altri e nuovi spazi adeguati alle esigenze della società. Le nuove tribune, come detto, sostituiranno l’attuale struttura progettata nel 1965 e collaudata nel 1968. —
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