Primavera piovosa e Cherso ride
CHERSO. Pioggia benvenuta nell’isola di Cherso, al contrario di quanto avviene nelle regioni orientali della Croazia, dove i corsi d’acqua sono gonfi e fanno paura. Le precipitazioni sono invece bene accette nell’isola quarnerina perché contribuiscono tra l’altro ad arricchire l’unico bacino d’acqua potabile per l’arcipelago chersino–lussiniano, il lago di Vrana, “pasciuto” come poche volte in passato. Il livello di Vrana in queste prime due settimane di giugno oscilla tra i 12,16 e i 12,20 metri. Rispetto alla misura minima registrata lo scorso 10 ottobre (e al culmine di un lungo periodo di siccità), il lago ha un livello di ben 3 metri più alto. Come già detto, l’abbondanza d’acqua è dovuta alle eccezionali piogge di questi mesi. Nel periodo gennaio–maggio, i pluviometri isolani hanno registrato la caduta di 663,8 litri di pioggia per metro quadrato. Nei primi cinque mesi dell’anno scorso, non si era andati più in là di 185 litri e mezzo. La differenza riguardante il solo mese di giugno è ancora più drastica: fino al 10 giugno 2012 era caduta un’inezia, poco più di 2 litri di pioggia per mq. Quest’anno i primi dieci giorni di giugno hanno portato in dote a Cherso 25 litri e mezzo. La giornata record nel 2013 in fatto di precipitazioni piovose è stato il 3 febbraio, con 77 litri d’acqua per mq. Questi i dati relativi ai mesi: gennaio 176,5 litri di pioggia, febbraio 180,8, marzo 146,6, aprile 62,8, maggio 98,1 e i citati 25,5 litri in giugno. Quanto accaduto non poteva non avere conseguenze sulla vegetazione, anche in considerazione del tardato arrivo della stagione primaverile. L’agronomo della Cooperativa agricola chersina, Franko Fu›i„, ha confermato che le ciliegie hanno fruttato in ritardo e in quantità minori rispetto agli anni precedenti. «La perdurante umidità causata dalle piogge – ha spiegato Fu›i„ – ha causato la malattia dell’occhio di pavone, con conseguente defogliazione degli alberi. Quest’ultimi sono però riusciti a superare il delicato momento ed ora appaiono in buona forma. Se non ci saranno sgradite sorprese, l’annata potrebbe riservarci belle soddisfazioni. Gli olivi stanno fiorendo con un ritardo di circa 7–10 giorni nei confronti di quanto avveniva negli anni passati».
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