Primato da Guinness Redaelli: ecco la fune più pesante del mondo
TRIESTE. Di record in record, tutti certificati dal Guinness World Record nel campo ingegneristico e tecnologico. La Redaelli, società italiana controllata dal gruppo Severstal-Metiz, leader mondiale nella progettazione e produzione di funi speciali che ha uno dei principali stabilimenti a Trieste sul canale navigabile, sta per suggellare il terzo “record” per la fune offshore più pesante nel mondo.
Si tratta ancora una volta della Flexpack, che non ha rivali del mondo: dopo aver ottenuto il premio nel 2010 e 2011 (con conferma del record nel 2012) l’azienda annuncia la realizzazione di «una nuova straordinaria produzione della fune di acciaio per le applicazioni offshore in acque profonde».
Nessun dettaglio, in azienda le bocche restano cucite, le operazioni di produzione sono terminate al 31 agosto, ora sono partite quelle di certificazione e serviranno diverse settimane. Ma, da quello che si può immaginare, dimensioni e spessori saranno sempre più “giganteschi”. Nel 2010 infatti lo stabilimento di Zaule aveva prodotto un “rotolo” di fune da 361 tonnellate. Si è trattato della prima Flexpack, una fune di acciaio “compattata e antigirevole” lunga ben 3mila e 20 metri con un diametro di 164 millimetri, in grado di resistere a importanti pressioni trasversali sott’acqua e di sopportare elevati carichi “assiali”. Funi indispensabili per ancorare le piattaforme poetrolifere in mezzo al mare e altre strutture offshore, in grado di raggiungere profondità tra i 2mila 500 e i 3mila metri.
Nel 2011 lo stabilimento triestino ha sfornato invece un cavo da ben 400 tonnellate e un diametro di 152 millimetri.
«Flexpack rappresenta la più avanzata innovazione tecnologica nel settore delle funi d’acciaio ed è l’ennesima testimonianza del costante lavoro di ricerca e sviluppo che ispira la nostra filosofia aziendale - spiega Maurizio Prete, amministratore delegato di Redaelli - questi sono i valori e i principi che Redaelli vuole fornire a tutto l’ecosistema del settore per renderlo sempre più competitivo, come ha sempre fatto nella propria storia aziendale».
Costante innovazione tecnologica come “elemento cardine” per l’azienda che punta a diventare sempre di più un simbolo dell’eccellenza italiana con i suoi 330 dipendenti e l’export del 70% della propria produzione. E anche questa volta il centro di produzione triestino del gruppo che è all’avanguardia (oltre allo stabilimento del canale navigabile ci sono quello di Gardone e il centro logistico di Castegnato nel bresciano più un centro di ingegneria a Milano) ha deciso di stupire con una “presentazione” altrettanto innovativa.
La celebrazione del primato della nuova Flexpack infatti è stata fissata a Trieste il prossimo 10 ottobre dove verranno ospitati, nello stabilimento, alcuni tra i maggiori operatori italiani nel settore offshore. Si discuterà «delle sfide presenti e future dell’ingegneria in acque profonde e della tecnologia di frontiera che la caratterizza», ma non solo. L’evento infatti verrà trasmesso sul web in “live streaming” per la prima volta nel settore offshore in modo da «permettere a tutti - spiega la stessa Redaelli - di conoscere più approfonditamente l’eccellenza del made in Italy nel business, i grandi traguardi raggiunti e le nuove sfide per le soluzioni più avanzate in acque profonde».
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