Primarie Pd, pronti 17 seggi al chiuso a Trieste
Prima le primarie. E anche dopo. A Trieste non sono solo aperte, ma persino unitarie. «Un elemento di orgoglio del nostro partito. Un’eccezione nel panorama italiano» attacca il segretario provinciale Štefan ‹ok. Il Partito democratico triestino resiste nella sua anomalia. Ha fatto un congresso con due liste per un solo candidato segretario (‹ok appunto). E ora mette in campo un solo gazebo informativo per tre candidati alla segreteria (Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Pippo Civati). Resterà aperto fino a sabato in via Dante (angolo piazza della Repubblica) con orario 10-12 e 15-18. «E l’esempio del clima in cui si svolge la campagna per le primarie» aggiunge il segretario che tra altro, pur essendosi pronunciato per il triestino Cuperlo, mantiene un profilo super partes. Sulla sua pagine Facebook capeggia la foto con tutti e tre i candidati. Scrive il segretario: «Il Pd ha sicuramente tanti difetti, continua però a essere l’unica forza politica in Italia capace di sviluppare una così ampia discussione e partecipazione: una discussione in cui ognuno ha la possibilità di fare la propria scelta e soprattutto a ognuno viene data anche l’opportunità di motivarla. Il sottoscritto lo ha fatto, spiegando i perché del suo voto a Gianni Cuperlo; altri, con la stessa passione e la stessa convinzione hanno fatto la scelta di sostenere Matteo Renzi o Pippo Civati». Un altro ‹ok non si trova in giro per la Penisola. La macchina organizzativa, intanto, ha definito i seggi che saranno 17 seggi (numero scaramantico) sparsi per tutta la provincia (l’elenco completo dei seggi si può trovare su www.pd.trieste.it). Due in più della volta scorsa. Tutti seggi al chiuso visto che siamo quasi in inverno. Dalla Stazione Rogers al Teatro Miela, dalla Trattoria La Bita all’Hotel Sonia, dalla sede Bor di Guardiella alla sede Acli di San Luigi. La sede del proprio seggio va verificata certificato elettorale alla mano. I gazebi all’aperto di via Dante e Largo Barriera non ci saranno. Niente primarie siberiane come l’ultima volta sotto l’effetto della bora che avevano incoronato Bersani a Trieste. Meglio non ripetere. «Accanto ai seggi fissi è a disposizione delle persone ricoverate o impossibilitate a muoversi perché ammalate un seggio speciale che viene attivato telefonando allo 040 366 833» spiega il responsabile organizzativo, Gianfranco Patuanelli. I seggi saranno aperti domenica 8 dicembre dalle 8 alle 20, tranne il seggio di Santa Croce che sarà aperto dalle 8 alle 14 e quello di Contovello che sarà aperto dalle 14 alle 2. Per votare è sufficiente la tessera elettorale e un documento di identificazione: al seggio verrà chiesta la sottoscrizione di un documento di adesione alle linee politiche del Pd ed il versamento di un contributo di almeno due euro per le spese sostenute (il contributo non è dovuto dagli iscritti del Pd che hanno già pagato la tessera).
«Possono votare - aggiunge Patuanelli - anche gli immigrati in possesso del permesso di soggiorno e i giovani sotto i diciotto anni che hanno compiuto 16 anni alla data del voto e coloro che per ragioni di studio o di lavoro sono a Trieste il giorno del voto, pur essendo residenti per il certificato elettorale in altre provincie. I minorenni e i residenti fuori provincia devono pre registrarsi on line al sito www.primariepd2013.it entro le 12 di domani». I residenti fuori provincia e gli immigrati voteranno al seggio numero 7 allestito al Teatro Miela (piazza Duca degli Abruzzi 3).
Si vota per uno dei tre candidati segretari ai quali sono collegati sette nomi per l’assemblea nazionale che verranno eletti su base proporzionale. Le liste mettono assieme Trieste e Gorizia. Il sindaco Roberto Cosolini, ex bersaniano, apre la lista di Matteo Renzi, mentre la giovanissima Caterina Conti quella di Gianni Cuperlo. Al terzo posto di quella che sostiene Civati c’è Francesco Foti con gli ormai famosi “gattini”.
Ma non basta. Ai seggi triestini delle primarie si potrà anche firmare la “petizione popolare al consiglio regionale per l’istituzione di un registro regionale dei testamenti biologici” promosso dall’associazione “Per Eluana”. Un impegno sul fronte dei diritti civili che il partito si è preso tempo fa e che intende mantenere.
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