Primarie Pd, a Trieste ha vinto Cosolini LA DIRETTA WEB - VIDEO e FOTO

Il primo cittadino uscente raccoglie il 65% delle preferenze e sarà il candidato a sindaco per il centrosinistra alle elezioni di giugno. Russo ha già telefonato al rivale per congratularsi. Si è votato per tutta la domenica, dalle 9 fino alle 21, in quattordici seggi. Alle 12 i votanti sono stati 2.323; alle 18 si è saliti a 5.501, alle 21 - dato finale - 6.864 schede depositate nell'urna. Superata l'affluenza del 2010
Roberto Cosolini e Francesco Russo ai rispettivi seggi (foto Lasorte)
Roberto Cosolini e Francesco Russo ai rispettivi seggi (foto Lasorte)

LA DIRETTA WEB DELLA SERATA

Ore 23.30: il video girato da Andrea Lasorte dal Caffè San Marco

Ore 23.20: Roberto Cosolini è al Caffè San Marco con i "fedelissimi" a festeggiare la vittoria alle primarie. Predica calma: "Dobbiamo vincere le elezioni, questa era solo una prova".

Ore 23.10: anche il candidato a sindaco di Trieste per i Cinque Stelle, Paolo Menis, commenta (tra l'altro) l'esito delle primarie del Pd con un tweet

Ore 23.05: il pensiero di Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, affidato a un tweet

Ore 22.55: arriva anche il tweet bellicoso di Roberto Dipiazza, candidato sindaco del centrodestra. Eccolo qui

Ore 22.50: online questo tweet di Debora Serracchiani

Ore 22.45: prime dichiarazioni di Cosolini dopo la netta vittoria: "Grande risultato di partecipazione. E ora lavoro per fare il bis in municipio".

Ore 22.30: arriva il comunicato del Pd di Trieste con i dati ufficiosi. Ha vinto Cosolini con 4.447 voti, pari al 65,02% del totale. Russo ha raccolto 2.392 voti, pari al 34,98%)

Ore 22.25: Roberto Cosolini attende a breve il risultato definitivo. Più tardi festeggerà la vittoria alle primarie con un brindisi al Caffè San Marco.

Ore 22.20: Russo, sconfitto, conferma "l'appoggio leale al candidato a sindaco Cosolini". Qui sotto il suo post su Facebook.

Ho chiamato Roberto Cosolini per fargli i complimenti e dirgli che da domani lavoreremo insieme per vincere le elezioni...

Pubblicato da Francesco Russo su Domenica 6 marzo 2016

Ore 22.05: lo scrutinio procede rapidamente. Il vantaggio del sindaco uscente sul senatore sfidante è dell'ordine di 65% contro 35%.

Ore 21.58: il senatore Russo ammette implicitamente la sconfitta. Ha telefonato a Cosolini per congratularsi per la vittoria

Ore 21.50: lo spoglio delle schede è ancora in corso, ma il vantaggio di Roberto Cosolini è netto.

Ore 21.20: affluenza finale a quota 6.864 votanti, 2.500 in più rispetto alle primarie del 2010.

Ore 21: chiusi i seggi, inizia lo scrutinio

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TRIESTE Tutto pronto per il D-day, la sfida in casa Pd tra Roberto Cosolini e Francesco Russo per la conquista della candidatura a sindaco di Trieste. Si vota dalle 9 alle 21. Possono partecipare tutti i residenti nel Comune che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, inclusi i cittadini dell'Unione europea o di altri Paesi in possesso di carta d'identità, certificato elettorale o di regolare permesso di soggiorno.

Ed è alta l'affluenza alle urne: alle 12 i votanti sono stati 2.323. Le operazioni di voto si sono svolte finora regolarmente. Alle 18 si è saliti a 5.501 votanti, decisamente numerosi. Già superata l'affluenza finale delle primarie svoltesi nel 2010, quando a fronteggiarsi erano stati Cosolini, Andolina e Metz: allora alle 21 avevano votato in 4.382.

«La votazione alle primarie è aperta a tutti coloro che si riconoscono nei principi della coalizione del centrosinistra», precisa un comunicato del Pd, quasi a voler mettere in guardia possibili “sabotatori” dell'ultimo momento. Non è solo una chiacchiera da bar l'ipotesi che, in situazioni del genere, pure il centrodestra possa mobilitare il proprio “giro” per appoggiare l'uno piuttosto che l'altro dei contendenti, quello ritenuto più conveniente per le urne a giugno.

Cosolini insomma, come sembrerebbero preferire Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e altri, considerato più “debole” di Russo in un eventuale scontro finale contro Roberto Dipiazza. Davanti al senatore, infatti, l'ex sindaco di Muggia e Trieste avrebbe meno argomenti da giocare. «Sarebbe una mossa truffaldina», aveva commentato nei giorni scorsi il segretario provinciale del Pd Nerio Nesladek. Ma tutti gli elettori, oltre a esprimere la propria preferenza, dovranno anche sottoscrivere il programma elettorale del centrosinistra, con tanto di nome e firma.

Francesco Russo e Roberto Cosolini
Francesco Russo e Roberto Cosolini

I seggi sono 14 distribuiti tra centro, rioni e altipiano. Ci si deve recare nel luogo collegato alla propria residenza: per conoscere l'indirizzo esatto, oltre al materiale informativo distribuito in questi giorni, si può consultare la pagina web creata per l'occasione (www.primarietrieste.it) oppure telefonare al numero fisso 040/366833 o al mobile 334 3008149. È necessario essere muniti di un documento di identità, del certificato elettorale o il regolare permesso di soggiorno.

È previsto anche il versamento di un contributo minimo di 2 euro, che saranno usati per coprire i costi organizzativi. Per saltare eventuali code si può compilare un modulo online disponibile allo stesso sito. Come informa lo staff del Pd, nel corso della giornata sarà possibile sapere soltanto i dati dell'affluenza.

I seggi si chiudono alle 21, dopodiché inizierà la spoglio, alla cui conclusione (attesa attorno a mezzanotte, forse un po' prima) sarà comunicato l'esito. Impossibile, dunque, avere un'idea del trend sulle preferenze prima della fine del conteggio. Una curiosità:  le primarie vantano uno scrutatore di lusso, e cioè il capogruppo alla Camera Ettore Rosato. Al lavoro nel seggio di Rozzol.

Ettore Rosato al seggio di Rozzol
Ettore Rosato al seggio di Rozzol

Entrambi i candidati hanno lanciato un ultimo appello. «Chiedo un voto che ci rafforzi in vista di giugno - le parole di Cosolini -, solo io ho la possibilità di battere Dipiazza perché ho dalla mia parte la forza dei tanti risultati e i nuovi grandi progetti che stanno per essere varati».

Più soft Russo, che ha preparato un volantino ironico: «Caro Ettore, cara Debora, caro Roberto», ha scritto il senatore rivolgendosi a Rosato, Serracchiani e Cosolini. «È stata una campagna tosta. Proviamo a riderci un po' su. Perché se da un lato la politica è una cosa seria dall'altro credo che i politici non debbano prendersi sempre troppo sul serio».

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