Prima seduta del Consiglio regionale Fvg convocata il 22
TRIESTE. Il nuovo Consiglio a trazione leghista si prepara al battesimo. Confermata la presentazione della giunta venerdì 18 maggio, Massimiliano Fedriga ha fatto pervenire alla segreteria generale dell’aula la convocazione della prima riunione della XII legislatura: si parte martedì 22 maggio alle 11. All’ordine del giorno i consueti passaggi: costituzione dell’Ufficio di presidenza provvisorio, giuramento da parte degli eletti, voto per l’elezione del presidente del Consiglio, di due vicepresidenti e di quattro consiglieri segretari. Quanto alla giunta, spiega il neo presidente, «stiamo rivedendo l’organizzazione delle direzioni, nella consapevolezza di dover puntare su efficientamento, semplificazione, sburocratizzazione della macchina regionale». I nomi? «Non li ho ancora chiesti. Devo prima vedere di che vestito hanno bisogno i cittadini e poi individueremo le migliori persone che possano indossarlo. Di certo, la logica non sarà quella di trovare un posto a qualcuno».
Sul fronte opposto la minoranza di centrosinistra batte un colpo. Sergio Bolzonello, appena indicato capogruppo del Pd, propone un tavolo con il movimento autonomista «per rafforzare l’opposizione in difesa dei temi comuni, un percorso che guardi soprattutto al futuro del Friuli Venezia Giulia». L’ex vicepresidente guarda ai due rappresentanti del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli. «Oggi – afferma Bolzonello – abbiamo un Consiglio con due rappresentanti di un movimento che è cresciuto in modo importante e al quale il centrosinistra deve continuare a guardare nonostante l’impossibilità di chiudere un’alleanza pre voto. In campagna elettorale ho sempre parlato di rafforzare l’autonomia e la specialità del Fvg e da questo punto comune possiamo iniziare un percorso insieme per evitare che l’autonomia venga diluita nella macroregione del Nord, da sempre punto imprescindibile delle campagne elettorali della Lega. Noi vogliamo invece rafforzare il ruolo della regione anche attraverso maggiori competenze in particolare sul fronte delle relazioni internazionali valorizzando la storia di questa terra e la sua collocazione logistica».
Un invito a Moretuzzo e Bidoli arriva anche per quel che riguarda l’autonomia scolastica: «Serve un’opposizione coesa sui temi comuni al fine di rafforzare la difesa delle “specialità” indispensabili per garantire un futuro concreto ai cittadini». (m.b.)
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