Prima proroga Isee per 14mila famiglie
Boccata d’ossigeno per 14mila famiglie. La Regione ha deciso di prorogare di un mese il tempo massimo per presentare l’Isee con cui chiedere il contributo per l’acquisto di libri di testo, trasporto agevolato e borse di studio. Sarà possibile rivolgersi agli sportelli provinciali appositi entro il 30 aprile e non più il 31 marzo. L’intervento è contenuto in una norma apposita, inserita con urgenza dall’assessore all’Istruzione Loredana Panariti in un testo che regolamenta tutt'altro settore. Il provvedimento sarà votato il prossimo 17 marzo dal Consiglio regionale.
La giunta risolve così il problema sorto in queste settimane in Friuli Venezia Giulia, legato agli intasamenti ai Caf presi d’assalto da migliaia di cittadini preoccupati a dover ricalcolare la propria posizione economica alla luce delle nuove regole introdotte a livello nazionale. «In considerazione dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2015, della nuova normativa Isee con legge finanziaria 2015 il termine di scadenza, per il corrente anno, è già stato fissato al 31 marzo 2015», si legge nella normativa regionale portata ieri all’esame della Commissione competente. «Tuttavia, viste le difficoltà nell’acquisire la nuova attestazione - viene precisato - il prossimo 17 marzo verrà esaminato dal Consiglio regionale un disegno di legge che, per l’anno 2015, fissa il termine di presentazione delle domande per i contributi in argomento, al 30 aprile 2015».
Un unico passaggio normativo per sciogliere il nodo. Sul fronte dei servizi sociali, ad esempio per gli assegni a sostegno delle rette degli asili nido o per ottenere il Fap, il Fondo per l’autonomia possibile, l’esecutivo regionale ha già dato mandato ai Comuni di mantenere valide le vecchie dichiarazioni. Ciò in attesa che ai centri per l’assistenza fiscale ritorni la normalità. In questo modo i benefici per i cittadini restano garantiti. La questione non si pone per il bonus affitti: da quanto risulta a una prima verifica con l’assessorato di Mariagrazia Santoro, i fondi sono statali (7 milioni di euro in tutto) e la Regione non li ha ancora ricevuti; in ogni caso la scadenza, per i municipi, è fissata al 31 maggio. La norma era invece tecnicamente indispensabile per il settore scolastico, vale a dire libri di testo e trasporto, la cui proroga è dunque al 30 aprile.
Tre le fasce reddituali previste: una da 0 a 16 mila e 500 euro, l’altra fino a 22mila e, l’altra ancora, a 33mila. Erano 11mila e 956 gli aventi diritto l’anno scorso, per una somma pari a 1,5 milioni di fondi regionali e 3,3 milioni di contributi statali. Stessa data pure per le borse di studio a favore delle paritarie (1.869 i beneficiari nel 2013-2014, con uno stanziamento di 500 mila euro). Gli assegni, differenziati a seconda dello scaglione reddituale, ammontano a 730 euro per le elementari, 1.030 euro per le medie e 1.430 per le superiori.
L’input era partito proprio dalle quattro Province, gli enti che erogano i servizi. «Ci siamo messi d’accordo per sollecitare la Regione a spostare la scadenza - spiega l’assessore al Lavoro della Provincia di Trieste Adele Pino -. Qui da noi, ad esempio, visti i problemi non erano arrivate più di dieci domande. Una situazione analoga registrata anche nel resto del Friuli Venezia Giulia. Le difficoltà ai Caf – ammette l’assessore – evidentemente erano pesanti e non potevano più prendere appuntamenti. Il caso si è però sbloccato grazie a una riunione tecnica tra uffici, alla quale hanno preso parte anche i nostri dirigenti. La situazione comunque rischiava di esplodere anche sui servizi sociali - osserva - lì però tutto si è risolto presto, dal momento che si è deciso di rimandare i termini fintano che la vicenda non avrebbe trovato una soluzione chiara. Per le Province invece è stato diverso – rileva ancora l’assessore provinciale – perché si tratta di servizi di cui i cittadini avevano già usufruito l’anno scorso e, per richiedere il contributo, è indispensabile rifare la domanda ex novo. Quindi le stesse regole di prima non erano più applicabili».
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