Prima elementare di San Canzian a rischio
SAN CANZIAN D’ISONZO. La scuola primaria di San Canzian d’Isonzo rischia di iniziare il prossimo anno scolastico senza una nuova prima. Di bambini che sono stati iscritti al plesso ce ne sono solo 11, mentre il numero minimo per attivare una classe è di 15 alunni. Alla fine della settimana, a fronte anche della preoccupazione delle famiglie coinvolte, la dirigente scolastica Marisa Semeraro ha deciso di tenere un incontro con i genitori e il sindaco Claudio Fratta, presente anche il consigliere di minoranza della lista Per San Canzian Giorgia Deiuri.
La dirigente scolastica ha già contattato l’Ufficio scolastico provinciale, chiedendo una deroga al numero minimo in considerazione della caratteristica del territorio comunale e della realtà scolastica di San Canzian, piccola, ma “storica”. La primaria di San Canzian è inoltre l’unica a livello comunale che offre un orario a tempo normale. Un’organizzazione oraria che attira però meno di quella a tempo pieno, visto che la primaria di Pieris ha raccolto 29 iscrizioni alla prima. L’elementare di Turriaco, che rientra nell’Istituto comprensivo di Pieris e dove le lezioni si tengono solo alla mattina, ma dal lunedì al venerdì, pure ha raccolto il numero di iscrizioni utile ad aprire una prima. «Come Comune, oltre ad affiancarci alle azioni della dirigente scolastica – spiega il sindaco Claudio Fratta –, l’unica cosa che potremmo fare, come ho spiegato ai genitori, è quella di fornire il servizio mensa alla futura prima e trasformarla in una sorta di tempo pieno per attirare qualche bambino iscritto a Pieris. Sarebbe però una soluzione tampone, anche se potremmo utilizzare per la mensa gli spazi della scuola dell’infanzia».
La dirigente scolastica, come riferisce il sindaco, ha comunque contattato gli istituti comprensivi del territorio circostante per verificare la possibilità di qualche trasferimento a San Canzian. «Con i genitori abbiamo concordato di attendere la risposta dell’Usp e poi di ritrovarci in assemblea per fare il punto», aggiunge Fratta. Per la consigliere Deiuri l’azione della scuola è apprezzabile, mentre quella dell’amministrazione comunale dovrebbe essere più incisiva se l’obiettivo è quello di salvaguardare il tempo normale di San Canzian. «Si dovrebbe cercare di rendere più attrattiva l’offerta della primaria Giovanni Pascoli – afferma Deiuri –, ad esempio con servizi di pre e post accoglienza, proposti a Pieris e non a San Canzian, come avevo già fatto presente in sede consiliare, o attività extra formative che potrebbero essere considerate un plus fondamentale nel momento dell’iscrizione anche per famiglie non residenti in questo comune». La lista di centrodestra si augura che l’amministrazione faccia tutto il possibile per risolvere la situazione per «non privare San Canzian dei bambini che rendono vivo un paese già di suo purtroppo non così energico».
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