Prima centrale eolica slovena a breve in funzione sul Carso
TRIESTE. Sarà inaugurata a ottobre sul Carso sloveno, a Griško polje vicino a Senosecchia, la prima centrale eolica della Slovenia. Un’opera attesa oramai da quasi undici anni, ritardata dai molteplici nodi burocratici che l’hanno caratterizzata. Sarà, come dicevamo, la prima di un “parco” di 19 centrali. Quella di Senosecchia produrrà 4,5 milioni di kilowat all’anno in grado di soddisfare il fabbisogno annuale di circa 1100 utenze. L’investimento è costato complessivamente 3,6 milioni di euro.
Secondo le dichiarazioni di Anton Korošec, direttore della società mista austriaco-slovena Alpe Adria energija (Aae) che ha costruito l’impianto su una superficie di 400 ettari sopra Dolenja vas nel comune di Sesana, la centrale inizierà a produrre energia elettrica il prossimo mese di ottobre iniziando con una produttività pari a 2300 kilowat e sarà agganciata alla rete a 20 kilowolt.
Alla fine dello scorso anno, spiega il direttore al Dnevnik di Lubiana, abbiamo ottenuto la terza licenza edilizia necessaria ad attuare i lavori ma, a quel punto, abbiamo iniziato ad avere problemi finanziari anche perché a causa dei ritardi burocratici i costi dell’opera sono aumentati di 500mila euro. Reperiti i soldi ci siamo trovati in difficoltà nel reperire una particolare gru indispensabile per innalzare le pale che, alla fine, è giunta dall’Austria trasportata da 19 autocarri. Adesso l’enorme gru è operativa e la Enercon, che si è aggiudicata l’appalto, sta lavorando all’innalzamento della prima torre. Finita questa parte dell’opera si passerà all’installazione dell’elica (a tre pale lunga ciascuna 35 metri) e a quella della cupola. L’opera, quando sarà conclusa, sarà alta 97 metri.
I problemi per il cantiere della centrale eolica sono iniziati quando il ministero dell’Ambiente sloveno ha bloccato i lavori a seguito di una denuncia anonima. La Aae ha quindi provveduto a modificare il progetto cambiando il tipo di eliche da utilizzare. Nel frattempo però la speciale gru che stava quasi per ultimare la torre della struttura è stata smontata e rispedita in Austria per operare in altri cantieri aperti.
Adesso, finalmente, espletate tutte le formalità burocratiche, i lavori proseguono come da calendario ma la società Aae, che ha fatto ricorso in tribunale, aspetta un risarcimento dei danni subiti per il forzato arresto del cantiere.
Quando la centrale entrerà in funzione la Comunità agraria di Dolenja vas inizierà a percepire l’affitto di circa 200 ettari di terreno che sono stati occupati dal nuovo impianto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo