Prezzi in calo in Croazia: la prima volta dal 2000

L’istituto statistico nazionale certifica un arretramento dello 0,6% tra febbraio 2014 e febbraio 2013 nel comparto dei beni e servizi. Quinta diminuzione consecutiva a livello mensile. Le cause? La crisi economica che frena la domanda internae lo scarso interesse dei mercati esteri

I prezzi di beni e servizi per uso personale in Croazia a febbraio 2014 sono stati più bassi di quelli del febbraio 2013. Lo sostiene l’Istituto nazionale croato per la statistica (Dsz), il corrispondente dell’italiano Istat. Si tratta del primo calo dal 2000, cioè da quando sono disponibili i dati del Dsz.

A livello mensile, invece, è il quinto mese consecutivo di calo.

L’indice dei prezzi di consumo ha visto un calo medio di 0,6% a febbraio 2014 rispetto al febbraio 2013, e di 0,3% rispetto a gennaio 2013. I prezzi di alimentari e analcolici, che nella struttura dell’indice dei prezzi di consumo incidono maggiormente, per quasi il 30%, sono diminuiti dell’1,4% a livello annuale. Sono diminuiti anche i prezzi di vestiti e calzature (5,3%), comunicazioni (2,3%), mobili, casalinghi e cura della persona (1%), trasporto (2%), sanità (0,9%), tempo libero e cultura (0,7%). I prezzi riguardanti l’istruzione, invece, sono rimasti invariati.

Tra i prezzi che invece sono aumentati nel periodo considerato, la voce più significativa è quella alcolici e tabacco (8,2%), ma, a livello annuale, anche ristorazione (2,1%), utenze (0,7%) e altri beni e servizi (0,4% di media).

Tra le cause del calo dei prezzi, c'è l’indebolita domanda, causata dalla crisi economica e la mancata pressione inflattiva da parte dei mercati esteri.

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