Previsioni del tempo a rischio, dimezzato il personale Osmer

La giunta sposta 10 dipendenti su 20 al centro funzionale della Protezione civile di Palmanova. Previsto anche il trasferimento delle reti di monitoraggio e dei sistemi radar

TRIESTE. Osmer dimezzato e attività dell’osservatorio meteo regionale, se non a rischio cancellazione, fortemente compromessa. Con una generalità, la n. 1559 del 5 agosto scorso, la giunta regionale ha definito il trasferimento di parte del personale tecnico e amministrativo dell’Osmer presso la Protezione civile regionale. Motivo di questo spostamento in blocco è l’attivazione del centro funzionale di protezione civile, prevista a livello statale da una direttiva del Consiglio dei ministri del 2004 che, attuando una legge che risale al 1998, assegna alle regioni le funzioni tecnico-scientifiche di previsione e allerta meteo e di valutazione delle conseguenti eventuali criticità idrogeologiche. Nel centro funzionale, oltre al personale, devono confluire le reti di monitoraggio, i sistemi radar meteorologici e le modellazioni meteorologiche e previsionali per il tempestivo allertamento del sistema regionale di protezione civile.

Il protocollo, datato 2002, firmato dal dipartimento della protezione civile di Roma e la Regione attribuiscono alla sala operativa di Palmanova l’incarico di realizzare il centro funzionale. La finanzaria regionale del 2009 ha iniziato l’applicazione di quel protocollo e di quanto previsto a livello nazionale con l’integrazione dei sistemi di monitoraggio, tecnologici e previsionali e meteorologici dell’Osmer nel sistema regionale di protezione civile, tramite il trasferimento di tali sistemi in proprietà alla Regione per la gestione operativa da parte della protezione civile della Regione.

Nella stessa norma è previsto che «il personale tecnico dell’Arpa-Osmer preposto all’utilizzo dei sopra menzionati sistemi sia messo a disposizione presso la protezione civile della Regione, previa espressa richiesta della medesima protezione civile e secondo le modalità definite con apposita convenzione». Vale a dire che 10 unità sui 20 attuali dipendenti dell’Osmer, vengono assegnati alla Protezione civile della Regione: tre tecnici addetti alla gestione del radar di Fossalon, tre manutentori della rete di monitoraggio idrometeorologico, un informatico, due revisori e l’impiegato delegato alle procedure amministrative di manutenzione delle apparecchiature.

Un dimezzamento che metterebbe a rischio, almeno parzialmente, l’attività dell’osservatorio meteorologico regionale, e che è anche al centro di un’interrogazione al presidente della Regione da parte dei consiglieri Mauro Travanut e Franco Brussa. Nell’interpellanza gli esponenti del Partito Democratico chiedono «se l’Esecutivo regionale, prima di adottare una tale deliberazione, abbia valutato opportunamente le diverse conseguenze negative riferite all’Osmer che, con la decisione assunta, viene di fatto messa di fronte all’incapacità di svolgere fino in fondo i propri compiti istituzionali».

Travanut e Brussa chiedono inoltre «se siano state o meno valutate alternative a tale decisione, quali per esempio la convenzione con realtà esterne, soluzione che, peraltro, pare, già essere stata adottata da altre Regioni, oltre che essere già prevista dal protocollo d’intesa del 2006 tra Protezione Civile ed Arpa». I due consiglieri regionali sottolineano inoltre come la generalità di giunta preveda che sia la Protezione civile a dover garantire previsioni meteorologiche giornaliere e interrogano dunque la giunta su «quale tipo di giustificazione può essere addotta per la scelta fatta, considerando che si avranno così due strutture regionali chiamate a svolgere il medesimo compito, con conseguenza poco funzionali oltre più costose».

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