Pressing della Regione su Alcatel e governo
La Regione proseguirà nel pressing sul ministero dello Sviluppo economico e su Alcatel-Lucent al fine di dare una risposta definitiva alle gravi preoccupazioni dei lavoratori dello stabilimento di Trieste. Sito produttivo dove lo scorso 27 marzo ha partecipato allo sciopero la quasi totalità dei dipendenti. Con quell’astensione dal lavoro si è voluto dare un forte segnale contro la possibile cessione della fabbrica ad altre multinazionali, sulla quale le Rsu di Fiom e Uilm hanno lanciato l’allarme parlando di «voci sempre più insistenti».
L’impegno a proseguire le verifiche e gli approfondimenti già avviati è stato preso ieri mattina dal vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, e dall’assessore al Lavoro Loredana Panariti, nell’incontro con le Rsu dello stabilimento triestino, che occupa circa 850 persone fra dipendneti diretti, lavoratori interinali e addetti ai servizi.
Le Rsu hanno illustrato agli esponenti regionali i fatti delle ultime settimane che hanno preceduto e portato allo sciopero, fra cui la riunione al ministero in cui l’azienda non ha fornito risposte in merito all’eventualità di una cessione della struttura produttiva di Trieste. «Al vicepresidente Bolzonello e all’assessore Panariti - spiega Andrea Raini, Rsu della Uilm - abbiamo chiesto di intervenire a tutto campo, anche con il governo. Vogliamo risposte, non bastano le smentite dell’azienda».
Smentite, queste ultime, che Alcatel-Lucent ha affidato a un’agenzia di comunicazione la quale, nel giorno precedente lo sciopero, ha inviato una nota in cui l’azienda ha sottolineato il ruolo strategico del sito triestino e il fatto che non sono previsti smantellamenti né nel breve né nel lungo periodo. «Gli smantellamenti - osserva Raini - sono però una cosa ben diversa dalla cessione».
Sempre ieri, del caso Alcatel-Lucent si è discusso anche in Provincia, in una riunione fra tutti i capigruppo e le Rsu, presenti anche il presidente del Consiglio provinciale Maurizio Vidali e l’assessore al Lavoro Adele Pino, con la quale i rappresentanti sindacali si erano già incontrati nei giorni scorsi.
«I capigruppo - riferisce Vidali - si sono detti molto preoccupati per la possibile vendita dello stabilimento. All’unanimità si è deciso di incaricare il presidente della commissione lavoro Matteo Puppi e l’assessore al Lavoro Adele Pino di redigere un documento in cui si sollecita la Regione e il ministero dello Sviluppo economico ad approfondire il problema, e soprattutto a verificare se si tratta solo di voci o se, sulla cessione di cui si parla, c’è qualcosa di vero. La politica - conclude Vidali - deve dare un segnale forte prima che questa eventualità si verifichi».
In proposito la Provincia intende fare fronte unico. «Tutte le forze politiche - annota Adele Pino - hanno espresso la volontà di attuare un’azione condivisa e di coordinarsi con l’amministrazione comunale».
(gi. pa.)
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