Presidio del sindacato di polizia: «Abbiamo poche risorse sul territorio»

«Il bilancio del presidio? Positivo. Abbiamo effettuato un volantinaggio e abbiamo reso edotta la popolazione delle problematiche che riguardano la Polizia di Stato. Come ho affermato nei giorni...
Bumbaca Gorizia 03.03.2017 Sindacato Polizia protesta © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 03.03.2017 Sindacato Polizia protesta © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

«Il bilancio del presidio? Positivo. Abbiamo effettuato un volantinaggio e abbiamo reso edotta la popolazione delle problematiche che riguardano la Polizia di Stato. Come ho affermato nei giorni scorsi, aprire un mini-Cie significherebbe vedere impegnati in tale struttura 50 agenti. E i numeri sono talmente risicati a livello di organici che non possiamo permettercelo».

Patrik Sione, segretario del Silp-Cgil, commenta così la manifestazione andata in scena ieri davanti alla Questura. Annuncia che, a breve, sul tema dei mini-Cie ci sarà anche un incontro con Thomas Casotto, segretario provinciale della Cigl. «Non abbiamo abbastanza risorse umane per concretizzare questo progetto», ammonisce Sione. Che aggiunge: «Nel territorio provinciale risultano in servizio circa 520 agenti, di cui 250 in questura e 270 suddivisi tra le specialità della polizia stradale, ferroviaria, di frontiera e postale. A Gorizia riusciamo a malapena a coprire tutti i servizi», rimarca il segretario del Silp-Cgil.

«Se dovesse concretizzarsi la riapertura della struttura di Gradisca (al cui posto dovrebbe sorgere un centro per i rimpatri degli irregolari, ndr), per noi sarebbe in questo momento impossibile garantire i dovuti livelli di sicurezza, senza considerare poi che il nostro contratto è fermo da otto anni e che il personale di Polizia è composto da persone sempre più in là con gli anni. La media d’età è di 47 anni».

(fra.fa.)

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