Presidenziali in Croazia, corsa a due

Il 28 dicembre si vota. I candidati sono quattro ma i grandi favoriti sono l’uscente Josipovi„ e la fiumana dell’Hdz Kitarovi„
La stretta di mano tra Kolinda Graba Kitarovic e Ivo Josipovic
La stretta di mano tra Kolinda Graba Kitarovic e Ivo Josipovic

TRIESTE. Presidenziali in Croazia a -7. Il Paese andrà alle urne pochi giorni dopo il Natale (con le polemiche che ne sono seguite per la scelta superfestiva dell’election day) e i quattro candidati se la stanno dando di santa ragione. Gli ultimi sondaggi mostrano come nessuno sarà eletto al primo turno ma bisognerà ricorrere al ballottaggio in cui, a meno di clamorose sorprese, si affronteranno il capo di Stato uscente Ivo Josipovi„, sostenuto dal centrosinistra del premier Zoran Milanovi„ e la fiumana Kolinda Grabar Kitarovi„ sostenuta dal centrodestra (Hdz). Le intenzioni di voto di dicembre danno Josipovi„ al 46,5%, la Grabar Kitarovi„ al 34,9% e poi la vera sorpresa, ossia quel Ivan Vilibor Sin›i„, unico volto nuovo in questa competizione, leader dell’Associazione “Živi zid” (Scudo umano) che si batte per la difesa dei più poveri e degli sfrattati che si accredita del 9,2% dei voti. Ultimo il candidato dell’estrema destra (esule dall’Hdz quando venne sconfitto per la leadership della Comunità democratica dall’attuale presidente Tomislav Karamarko), Milan Kujundži„ con il 7,2%.

E gli analisti politici croati già si scatenano a dissertare su quale, dei due candidati che andranno al ballottaggio, si riverseranno i voti di Sin›i„ che viene premiato dai sondaggi per la sua indipendenza, per nessuno sfoggio di ricchezza, e per l’onestà dei contenuti del suo programma a difesa dei più deboli del Paese. Pacchetto di voti che potrebbe essere, sicuramente, anche determinante per il successo finale.

Presidenziali in Croazia, in tre sfidano Josipovic
Josipovic e il suo staff consegnano le firme necessarie alla candidatura per le presidenziali

Chi ha fatto con cura i conti è sicuramente l’Hdz che ha espresso la propria strategia in questo rush finale in un documento firmato dal suo segretario generale Milijan Brki„. Partendo dall’assioma che «i media croati asserviti al regime di centrosinistra stanno pubblicando dati e sondaggi che di fatto limitano il potere elettorale della Grabar Kitarovi„», negli ultimi giorni impegnata in cene di gala per raccogliere fondi a favore della sua campagna elettorale, Brki„ lancia un appello o forse un “ukaze” a tutti gli iscritti del partito. In buona sinetsi si dice che ciascun membro deve portare al seggio altre 4 persone e che bisogna soprattutto portare ai seggi gli anziani ultrasessantenni (30% dell’elettorato croato) e tutti i disabili organizzandosi capillarmente per l’azione di trasporto e di assistenza. All’Hdz per vincere al primo turno, si legge nel documento svelato dal Jutarnji List, servono un milione di voti calcolati su una affluenza stimata attorno al 52% (alle ultime presidenziali del 2009 fu del 43,86%) ed è indispensabile che vadano alle urne l’80% degli iscritti.

A Josipovi„ invece certo non gioverà l’ultimo scandalo croato che ha visto come protagonista il ministro della Sanità, Siniša Varga che è andato a sciare con la famiglia in Italia usando l’auto blu. E mentre il ministro utilizza l’auto di Stato per andare a divertirsi il buco della sanità pubblica croata arriva quasi a 160 milioni di euro.

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