Presidenza Fondazione Carigo il centrodestra fa le primarie

Traffico di candidature per entrare nel consiglio di amministrazione. Nomina di Orzan non più scontata. Il centrosinistra potrebbe proporre una sorpresa
Di Roberto Covaz

E se spuntasse un grillino per la presidenza della Fondazione Carigo? Fantapolitica, fino a un certo punto. Perché chi se l’immaginava che nella corsa al nuovo consiglio di amministrazione si ricorresse alle Primarie? E non sono finite le sorprese, perché le Primarie le farà il centrodestra. Quella che sembrava una successione alla presidenza di Franco Obizzi già pronta e impacchettata ora non lo è più. Il designato Sergio Orzan, attuale vicepresidente, sta fronteggiando un fuoco amico spietato. Praticamente tutti gli undici componenti del consiglio di indirizzo (i grandi elettori) riconducibili al centrodestra vorrebbero un posto nel consiglio di amministrazione. Di qui, appunto, l’inedito e rivoluzionario ricorso alle Primarie.

Che si sarebbero dovute già celebrare, ma poi è prevalsa l’indicazione di aspettare l’esito delle elezioni regionali. Il rinnovo del cda della Fondazione è previsto per martedì 30 aprile, una settimana dopo il voto. Ci sono più elementi che concorrono a rendere incerta la situazione nel centrodestra. Prima di tutto c’è la non prevista uscita di scena di Gaetano Valenti, ritenuto il grande sponsor di Orzan. Ne consegue che il sindaco Romoli (il Comune di Gorizia pesa molto nel cdi potendo nominare due componenti. Sono Vidi e Zuccalli) potrebbe sentirsi libero di indicare un’alternativa a Orzan. Un altro elemento attiene alla competenza del futuro presidente. Una corrente di pensiero sostiene la politica della continuità, un’altra quella di puntare su elementi di maggior esperienza nei consigli di amministrazione. Il centrosinistra non sta a guardare. Numericamente parte battuto, ma vista l’incertezza del centrodestra potrebbe proporre un nome super partes, esterno al consiglio di amministrazione. E qui i nomi sono già emersi nelle settimane scorse da Paolo Polli a Omar Greco, da Michele Degrassi a Enzo Lorenzon. Tutti del Monfalconese, si dirà. Già, perché qui entra in gioco un altro aspetto, forse il più importante. Giacché prima di pensare agli incarichi il consiglio di indirizzo sarà chiamato a indicare la linea guida del prossimo cda. La crisi impone una sterzata nella scelta dei finanziamenti che la Fondazione Carigo assicura al territorio. Meno cultura e più sociale, si potrebbe riassumere in uno slogan fin troppo sintetico. Un personaggio autorevole e al di sopra delle parti, potrebbe essere fondamentale nel governare il nuovo corso della Fondazione. Che ha già provveduto a devolvere maggiori risorse al sociale a scapito della cultura provocando qualche mal di pancia. La carica al cda della Fondazione è partita. A fine anno toccherà alla Camera di commercio. Dovessero ricorrere alle Primarie anche in quel caso è già scelta la sede: il porto di Monfalcone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo