Presi solo 14 operai nel cantiere navale su 98 assunzioni già chieste dalle ditte

Il 4 ottobre al “recruiting day” era stato fornito un primo dato circa il fabbisogno di maestranze nell’ambito del cantiere navale, in virtù del protocollo siglato da Regione, Comune, Confindustria e parti sociali. Si trattava di 98 assunzioni complessive. Figure professionali identificate, a fronte dell’impegno da parte dell’amministrazione regionale ad avviare i percorsi di formazione attraverso gli enti formativi accreditati, propedeutici all’inserimento nel ciclo produttivo. Ieri il quadro emerso dall’incontro in municipio tra le Organizzazioni sindacali, che ne avevano fatto richiesta, e il sindaco Anna Maria Cisint, ha aggiornato lo stato dell’arte: delle 38 aziende partecipanti alla giornata del reclutamento ad oggi 13 hanno assunto 14 lavoratori. Altri 25 sono in procinto di entrare nello stabilimento di Panzano.
Nel frattempo, la Regione alle prese con la legge di stabilità, sta predisponendo le misure a supporto delle attività produttive disposte ad assumere lavoratori fuoriusciti da aziende che hanno chiuso i battenti. Sgravi fiscali, dunque, mirati al ricollocamento di figure professionali ancora lontane dalla pensione. Dai Centri per l’impiego, è sempre stato riferito, ad oggi sono partite 6 mila mail indirizzate a lavoratori in cerca di ricollocazione, rispetto alle quali hanno risposto in 600. Il protocollo contempla l’assunzione di circa 400 lavoratori del territorio nel cantiere navale, anche delle aziende dell’appalto, quantificabili dall’indicato 5% del fabbisogno. Termine di scadenza stabilito il 30 aprile 2019. A distanza di quasi 6 mesi, e più un mese dal “recruiting day”, i numeri «non tornano», hanno sottolineato ieri i sindacati, ma anche gli ex dipendenti Eaton che si sono assiepati “spontaneamente” sotto il municipio, mentre era in corso il colloquio tra Cisint e i segretari provinciali Thomas Casotto, per la Cgil, Gioacchino Salvatore, Cisl, e Claudio Cinti, Uil. Ansia, preoccupazione, il morale frustrato dall’essere, e sentirsi, «lavoratori inattivi». Finché sono scesi i “provinciali”. Hanno ragguagliato circa i dati e gli elementi emersi dall’incontro. E hanno dato l’annuncio: il sindaco Cisint s’è fatta carico di convocare entro dicembre il tavolo degli attori del protocollo, Regione, rappresentata dall’assessorato alle Politiche attive del lavoro e alla Formazione, Confindustria, con la presenza quantomeno auspicata di Fincantieri, e le parti sociali al fine di fare il punto della situazione e dare impulso alla fase applicativa dell’intesa. Significa far partire congrui corsi formativi ai fini delle assunzioni. «È necessario ridare slancio attuativo al protocollo rimettendo a posto i termini previsti – ha spiegato Casotto, assieme a Salvatore e Cinti –. È altrettanto importante avere chiarezza sulle professionalità richieste affinché la domanda possa incrociarsi efficacemente con l’offerta. La formazione dev’essere seria, riteniamo anche al di fuori di questo protocollo». L’ente locale nell’ambito dell’intesa ha funzione di supporto e verifica dello stato dell’arte, non ricoprendo competenze istituzionali specifiche in tal senso. Cisint, a margine del colloquio con le Organizzazioni sindacali, ha spiegato: «Stiamo continuando con l’opera di monitoraggio. Oggi (ieri, ndr) abbiamo concordato due date di riferimento, verso metà dicembre, per la convocazione dell’incontro. Siamo ben lontani dall’obiettivo dei 400 posti di lavoro. Da Confindustria, ma è evidente che la presenza di Fincantieri sarà importante, vogliamo che non solo venga portato a termine il riassorbimento dei 98 lavoratori già indicati, ma si proceda a rispettare la quota stabilita, fino dunque all’assunzione del 5% della forza lavoro necessaria nel cantiere navale, lavoratori che devono provenire dal nostro territorio».—
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