Prende forma la viabilità in Porto vecchio

Comune e Autorità di sistema portuale di Trieste hanno incominciato a lavorare congiuntamente anche sul piano pratico per la riqualificazione del Porto vecchio. Il primo incontro bilaterale si è svolto venerdì in municipio e ha visto fianco a fianco il sindaco Roberto Dipiazza e il neopresidente dell’Adsp Zeno D’Agostino. Tra gli altri vi hanno preso parte il segretario generale del Comune Santi Terranova e il direttore tecnico del porto Eric Marcone. «Viabilità in senso più ampio con un focus sulla pista ciclabile sono gli unici argomenti che sono stati trattati», riferisce D’Agostino. Il sindaco Dipiazza ha postato alcune foto sul suo profilo facebook con una stringatissima didascalia: «Al lavoro sulla viabilità e del Porto vecchio assieme all'Autorità portuale ed ai tecnici del Comune di Trieste». In particolare sarebbe stata messa in luce l’attenzione da porre su ogni aspetto della progettazione, anche quella che concerne la viabilità, l’illuminazione e gli altri impianti, in quanto non solo i magazzini, ma anche le aree scoperte del Porto vecchio sono sotto il vincolo dalla Soprintendenza.
Solo qualche giorno fa Dipiazza aveva rivelato di aver «iniziato con gli ingegneri del Comune la progettazione della nuova viabilità in Porto vecchio, caratterizzata da viali alberati con ampi marciapiedi, piste ciclabili e un sistema di illuminazione con lampioni a pastorale in armonia con quelli che ci sono in città. È iniziata anche la progettazione - ha aggiunto - per la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche di tutti i servizi secondo uno schema a pettine composto da una direttrice centrale che attraverserà tutta l'area e da dove partiranno gli allacciamenti necessari man mano che saranno completati e ristrutturati gli edifici». Per gli ingressi si era parlato anche della realizzazione di due rotonde: una sul versante di piazza Libertà e l’altra su viale Miramare che logicamente andranno a incidere profondamente anche sull’attuale viabilità cittadina. «Con il Comune c’è una buona sintonia - ha commentato D’Agostino - non c’è alcuna data fissata per il definitivo passaggio di consegne dell’area, nemmeno quella sentita del 31 dicembre 2016. Decideremo il momento più opportuno assieme al Comune».
Al Tavolo sul Porto vecchio apertosi il 28 settembre a Roma alla presenza anche di rappresentanti dei ministeri dei Beni culturali e degli Affari regionali è stato ribadito come i 50 milioni di euro statali già assegnati al Porto vecchio dovranno andare nella direzione originariamente stabilita. Dovranno cioè servire per il Polo museale, lo spostamento del Centro internazionale di Ingegneria genetica e Biotecnologia (Icgeb) e il recupero del pontone galleggiante Ursus. Di questi però 15 milioni potranno essere utilizzati per l'infrastrutturazione interna la cui progettazione è a carico dell'amministrazione comunale con successiva verifica degli uffici regionali.
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