Preghiera e riflessione per la pace in Siria

Sabato l’iniziativa della Diocesi di Trieste, aderiscono anche altre comunità religiose cittadine
Lasorte Trieste 03/09/13 - Curia, Conferenza Stampa, Arcivescovo Crepaldi, Don Ettore Malnati
Lasorte Trieste 03/09/13 - Curia, Conferenza Stampa, Arcivescovo Crepaldi, Don Ettore Malnati

Fraternità, preghiera, digiuno. Tre modalità racchiuse in una giornata, quella di sabato 7 settembre, scelte dalla Diocesi per affiancarsi all'appello di Papa Francesco e scendere in campo a sostegno della pace in Medio Oriente, dove l’emergenza è la Siria. La tappa centrale nella parrocchia di Sant'Antonio Nuovo Taumaturgo, dove si terrà una “Veglia di preghiera e riflessione” a partire dalle 21, in contemporanea con il momento indetto dal Pontefice a Roma, dalle 19 alle 24, in piazza San Pietro.

La Veglia è aperta all'intera cittadinanza e disegnata per i credenti di ogni confessione. Per l’iniziativa di sabato la Chiesa triestina prova a riguardo a (ri)sfoderare l'antico sigillo di centro ecumenico e chiama a raduno, anzi, letteralmente sull'altare stesso, i rappresentanti delle varie comunità religiose della provincia, a partire a quella islamica, pare la prima ad aderire e rappresentata per l'occasione proprio da un siriano, Nadder Accad. Accanto a lui - ha detto ieri il vescovo Giampaolo Crepaldi - la veglia dovrebbe ospitare anche propositi e testimonianze da parte dei rappresentanti della Chiesa evangelica, della Comunità ebraica e di quella serbo-ortodossa, quest'ultima affidata al parroco padre Rasko. E gli altri gruppi locali? La giornata per la pace vuole anche la partecipazione dei Buddhisti Tibetani e dei Bahai, impossibilitati all'intervento serale ma votati a un raduno di preghiera aperto a tutti già in mattinata, dalle 11, con la monaca Malvina Savio nel tempio Sakya Kunga Choling di via Marconi 34: «A Trieste tutto questo si può – ha rilevato mons. Ettore Malnati, riponendo l'accento sulle credenziali storiche dell'ecumenismo del territorio triestino – E probabilmente solo qui, in campo regionale, si potrà assistere a un evento di simile portata, incentrato sulla partecipazione delle varie realtà religiose, tutte concordi nel voler ribadire quanto la nostra spiritualità ci unisce nel nome della giustizia, del dialogo e soprattutto, in questo momento, della pace».

Altri due momenti sono previsti sabato, entrambi sotto l'egida della Diocesi. Nel santuario di Monte Grisa ci sarà la recita del Rosario, in orario pomeridiano ancora da definire, presumibilmente attorno alle 17. L'altro appuntamento sarà nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in via Cologna 59, con una veglia notturna. Per accentuare il tenore della riflessione collettiva ci sarebbe anche l'invito al digiuno, uno dei dettami più invocati ma meno seguiti tra i propositi cattolici. L'appello c'è, anche se quasi simbolico: un solo pasto nell’intera giornata di sabato e coniugato possibilmente a un senso di «sobrietà» generalizzata.

Francesco Cardella

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